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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE<br />

1170, infatti, troviamo significativi documenti, che registrano le faticose<br />

controversie seguite nella seconda metà del secolo XII, tra le delegazioni<br />

delle due città, che più volte, e con l’arbitrato <strong>di</strong> «saggi» <strong>di</strong> altre città<br />

lombarde, si sedettero attorno a un tavolo, per definire la loro area <strong>di</strong><br />

influenza; in particolare per spartirsi le spoglie – per così <strong>di</strong>re – del<br />

contado del Seprio, visto che ormai l’antica immunità dei conti (ossia il<br />

loro <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> rappresentare l’autorità imperiale), era stata appannata, per<br />

non <strong>di</strong>re svuotata <strong>di</strong> fatto, da quella dei consoli comunali <strong>di</strong> Milano. Che<br />

il processo <strong>di</strong> evoluzione istituzionale si in<strong>di</strong>rizzasse in tal senso, sembra<br />

<strong>di</strong>mostrato dai verbali, che danno conto della sentenza pronunciata a<br />

Seveso da arbitri forestieri sulla controversia tra Como e Milano nel<br />

1170. 7 Essi confermano la tendenza verso il nuovo assestamento dei<br />

rapporti politici tra città e campagna, con la fine del feudalesimo.<br />

Si apprende così che i Milanesi, già vincitori su Como, avevano allargato<br />

troppo la loro influenza su molti paesi, che erano nel contado del<br />

Seprio, «faciendo sibi iurare habitatores illorum locorum et fodrum exigendo,<br />

ad ostem eos cogendo et alia honera eis imponendo», ossia facendo<br />

loro giurare fedeltà, riscuotendo il fodro, pretendendo da loro prestazioni<br />

militari ed imponendo loro altri carichi. E ciò nella zona <strong>di</strong> Lomazzo,<br />

<strong>di</strong> Fino e a «Montanee, Macii, Zenonico de plano, Drezo qui est<br />

inter Cazium et Paredem, usque ad locum qui <strong>di</strong>citur Seurago et<br />

Calderarii et tota castellancia de Seurago, Olzate (per <strong>Uggiate</strong>),<br />

<strong>Trevano</strong>, Ronago, Novezano...», ossia Montano, Maccio Gironico al<br />

piano, Drezzo che è tra Chiasso (da intendersi qui come Chiasso<br />

Maggiore, ossia la Val Mulini) e Parè, fino a quel luogo che si chiama<br />

Seurago e Coldrerio e tutta la «castellanza» <strong>di</strong> Seurago, <strong>Uggiate</strong>,<br />

<strong>Trevano</strong>, Ronago, Novazzano... È <strong>di</strong>fficile identificare quale sia la<br />

località <strong>di</strong> Seurago (o Sevrago), essendo tale nome, per quel che al<br />

momento si sa, scomparso. Potrebbe trattarsi dei luoghi ora chiamati<br />

Castel <strong>di</strong> Sotto oppure Castel San Pietro, in pieve <strong>di</strong> Balerna. Forse una<br />

lettura sistematica degli antichi atti riguardanti quell’area geografica<br />

potrebbe far emergere qualche riferimento a microtoponimi in<strong>di</strong>cativi. 8<br />

Da parte loro i Comaschi contestavano il <strong>di</strong>ritto dei Milanesi, e produssero<br />

testimoni, per <strong>di</strong>chiarare che i paesi in questione erano sempre<br />

stati legati a Como, e che solo al tempo della «grande guerra» e fino alla<br />

venuta dell’imperatore Federico all’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Milano (1162) i Milanesi li<br />

avevano costretti con la forza ad assoggettarsi a loro.

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