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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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LA DOMINAZIONE SPAGNOLA NEL SECOLO XVI 227<br />

13. Francesco <strong>di</strong> Paltramo (Baltramo?), massaro <strong>di</strong> Gian Stefano<br />

Pusterla, con una famiglia <strong>di</strong> 3 bocche (1 maschio e 2 femmine).<br />

Aveva 2 buoi e lavorava 14 pertiche <strong>di</strong> terra.<br />

14. Ba<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Baltramo, massaro <strong>di</strong> Battista Odescalchi, con una<br />

famiglia <strong>di</strong> 3 bocche (2 maschi e 1 femmina). Aveva 4 buoi e<br />

lavorava 45 pertiche <strong>di</strong> terra.<br />

15. Matteo Ferraro, massaro <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse persone (Dervio e Olgiati), con<br />

una famiglia <strong>di</strong> 6 bocche (4 maschi, 1 femmina e 1 famiglio).<br />

Aveva 4 buoi e lavorava 70 pertiche <strong>di</strong> terra.<br />

16. Andrea Pelanda, massaro <strong>di</strong> Francesco Malacrida e del Natta, con<br />

una famiglia <strong>di</strong> 5 bocche (1 maschio, 3 femmine e 1 famiglio).<br />

Aveva 4 buoi e lavorava 53 pertiche <strong>di</strong> terra.<br />

Sembrerebbe che le famiglie <strong>di</strong> <strong>Trevano</strong> fossero formate da persone<br />

prevalentemente giovani. Tuttavia si deve ritenere che le «bocche»<br />

censite siano quelle tenute al pagamento del censo del sale. Forse però il<br />

documento è mutilo <strong>di</strong> un foglio, perché nell’estimo rurale del 1592<br />

figurano 25 nuclei familiari; confermati anche dagli atti della visita<br />

pastorale <strong>di</strong> mons. Ninguarda effettuata in quell’anno, che registrano 25<br />

fuochi e circa 100 anime; a meno <strong>di</strong> pensare a un incremento <strong>di</strong> 9<br />

famiglie in 37 anni, cosa che potrebbe pure essere atten<strong>di</strong>bile.<br />

Un secondo documento, che informa per la prima volta in modo<br />

completo sull’uso del suolo, è il cosiddetto perticato, ossia la misurazione<br />

del territorio, completata entro il 1551, in esecuzione degli or<strong>di</strong>ni del<br />

1549. 13 Se anche i dati risultano approssimativi, sono comunque<br />

interessanti, perché i terreni vengono censiti per qualità, in<strong>di</strong>cando le<br />

superfici destinate alle <strong>di</strong>verse colture. Rispetto al catasto teresiano<br />

settecentesco il perticato dà circa 400 pertiche in più (3.419, contro<br />

3.041), che peraltro risultano in <strong>di</strong>fferenza nel catasto <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong>, dove<br />

nel 1551 ne figurano 5.080 contro 5.488 del teresiano. I calcoli, rifatti<br />

sommando i singoli mappali, risultano ancora <strong>di</strong>versi, per evidenti<br />

<strong>di</strong>fficoltà nelle misurazioni e nei riporti.<br />

La <strong>di</strong>fferenza tra la misura cinquecentesca e quella settecentesca, con<br />

risultati inversi, induce a ipotizzare una mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> confini tra i due<br />

comuni storici. Se anche finora non se ne è trovata documentazione, non<br />

è inverosimile supporre che <strong>Trevano</strong> abbia ceduto ad <strong>Uggiate</strong> una parte<br />

del territorio a monte, forse per compensare qualche debito contratto con<br />

il comune viciniore.

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