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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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DALLA PREISTORIA ALLA FINE DELL’ETÀ ROMANA 27<br />

nell’ambito milanese, sia stato <strong>di</strong> pertinenza comense fino alla<br />

formazione dei conta<strong>di</strong> feudali, poi smantellati nell’età dei Comuni,<br />

quando si riassettarono le «aree vitali» <strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Milano.<br />

Nel primo secolo emergono nella storia romana le figure comensi <strong>di</strong><br />

Plinio il Vecchio, e del nipote Plinio il Giovane (che si inoltra nel II<br />

secolo). Essi sono entrati nella storia della cultura e della letteratura,<br />

rispettivamente Plinio il Vecchio con la Storia naturale e Plinio il<br />

Giovane con le Lettere. Il primo, nella sua carriera, aveva ricoperto importanti<br />

incarichi militari: era prefetto della flotta <strong>di</strong> Capo Miseno,<br />

quando nel 79 d. C. avvenne l’eruzione vesuviana che <strong>di</strong>strusse Pompei,<br />

e morì soffocato dalla pioggia <strong>di</strong> ceneri vulcaniche, essendosi recato a<br />

soccorrere la popolazione pompeiana con le sue triremi. Il secondo raggiunse<br />

il consolato con Traiano nel 100 e poi fu proconsole in Bitinia.<br />

Famosa è la sua corrispondenza con l’imperatore, con la quale chiedeva<br />

istruzioni su come comportarsi nei confronti dei cristiani, che cominciavano<br />

a <strong>di</strong>ffondersi in quella provincia sul Mar Nero.<br />

Un’ulteriore testimonianza dello sviluppo della romanizzazione del<br />

territorio è stata riconosciuta dagli stu<strong>di</strong>osi nelle cosiddette linee <strong>di</strong> centuriazione,<br />

ossia i tracciati <strong>di</strong> pianificazione territoriale, per la delimitazione<br />

dei poderi, assegnati a coloni e a veterani, che sono in parte in<strong>di</strong>viduabili<br />

sotto la trama del reticolo viario e dei mappali che rappresentano<br />

il nostro territorio. 12<br />

La presenza <strong>di</strong> veterani, ed anche <strong>di</strong> alti gra<strong>di</strong> militari, è pure attestata<br />

da <strong>di</strong>verse epigrafi (Como, Borgo Vico, Lasnigo, Senna); come ci sono<br />

stati tramandati i nomi <strong>di</strong> personaggi, che ricoprivano cariche municipali.<br />

Meritano citazione, per la relativa vicinanza con <strong>Uggiate</strong> <strong>Trevano</strong>, le<br />

iscrizioni latine trovate a Clivio, a Stabio e a Ligornetto. 13<br />

Una prima lapide proveniente da una chiesa <strong>di</strong> Clivio contiene una<br />

de<strong>di</strong>ca onoraria a Lucio Apicio Brutti<strong>di</strong>o Soterico, seviro urbano e questore,<br />

fatta dalla centuria centonariorum, dolabrariorum, scalariorum.<br />

Chi erano i centonari? Difficile <strong>di</strong>rlo. La traduzione sarebbe quella <strong>di</strong><br />

rappezzatori. Si possono forse identificare con gli addetti alla confezione,<br />

manutenzione e riparazione dell’abbigliamento militare, specialmente <strong>di</strong><br />

quello in cuoio, che veniva allacciato con largo impiego <strong>di</strong> fibbie e<br />

borchie, più che con stringhe. Un’iscrizione comense associa i fabri<br />

centonarii con l’officium tesserariorum. Tesserari erano chiamati i<br />

portaor<strong>di</strong>ni militari; perciò senz’altro vi è una certa attinenza.

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