Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Como conquistata dalle legioni romane
Quando si parla genericamente di romanità nella dimensione locale, si
ha la tendenza ad appiattire su un cliché uniforme la rappresentazione di
un certo modello di cultura. Ma sulle nostre regioni il dominio di Roma
durò per oltre sette secoli: circa due di Repubblica e quasi sei di Impero;
pertanto il processo di romanizzazione e il definitivo prevalere della
civiltà romana impressero alla cultura locale un’evoluzione progressiva,
testimoniata, oltre che dalle fonti storiografiche e letterarie, dalle numerose
iscrizioni latine e dagli altri reperti archeologici; sebbene nella
cultura popolare sopravvissero riti preromani, di cui sono spia alcune
usanze e tradizioni giunte fino a noi, o citate in documenti del passato. 8
Vediamo, sia pure molto sinteticamente, le principali tappe della
romanizzazione; quindi i fatti più significativi avvenuti in quei secoli sul
nostro territorio. 9
La conquista romana della Padania celtica fu iniziata nel III secolo
avanti Cristo, quando le legioni di Roma sconfissero a Casteggio (222 a.
C.) gli Insubri, il cui capoluogo era Mediolanum, ossia Milano. Per il
controllo delle popolazioni galliche i Romani fondarono nel 218 le colonie
latine di Piacenza e di Cremona, che già nell’autunno di quell’anno
dovettero resistere contro Annibale (siamo alla seconda guerra punica),
che aveva ricacciato dal resto della Gallia le truppe di Roma.
Ma nel 197, dopo la conclusione vittoriosa della guerra contro Annibale
e Cartagine, i Romani ripresero la conquista dell’Italia Settentrionale,
muovendosi contro i Boi (della regione di Bologna) e gli Insubri.
Lo scontro diretto con Comum oppidum, che si trovava allora sui colli
presso Breccia, e con le popolazioni del suo territorio si ebbe, però, nel
196 a. C., quando un esercito guidato dai consoli Marco Claudio Marcello
(figlio del vincitore di Casteggio) e Lucio Furio Purpurione, ebbe la
meglio contro «gli Insubri e i Comensi».
Lo storico Tito Livio aggiunge che insieme con Comum oppidum si
arresero al console Marcello anche ventotto castelli delle colline
circostanti, che facevano capo appunto a Como. Resta difficile dire a
quali dei paesi attuali potessero corrispondere, anche se un segreto spirito
di orgoglio ci tenta, per portarci a immaginare non inverosimilmente che
tra i ventotto villaggi fortificati potesse esservi anche Uggiate e/o
Trevano e qualche altro dei paesi dell’antica pieve. Il nostro territorio
entrò, così, nell’orbita di Roma, con cui si rafforzarono man mano i