Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

ASPETTI DELLA VITA LOCALE IN ETÀ VISCONTEA E SFORZESCA 215
60 Volpi Francesco Maria, c. 196, 14 dicembre 1507.
61 Volpi Francesco Maria, c. 196, 21 maggio 1507
62 ASCo, Notarile, Malacrida Francesco, c. 171/172, 7 marzo 1517. Questo atto è
particolarmente interessante perché a fare da testimoni sono chiamati quasi tutti gli
scultori presenti in quel momento a lavorare ai marmi del Duomo: Giacomo Bossi fu
Andrea di Monte Olimpino, Tomaso Rodari (per la parte riferita al Raimondi),
Francesco Campestro fu mastro Abondio. Anche fra i pronotari ci sono due scultori:
Gaspare Annoni e Pietro de Interlegniis fu Battista, un giovane di Chiasso delle Taverne
(proveniva in verità da Boffalora), portato lì dalla mamma quattro anni prima ad
imparare il mestiere subito dopo la morte del padre. Aveva fatto l’apprendistato sotto
Nicolò Marzorati, il genero di Tomaso Rodari, marito di Caterina, che sarebbe rimasta
vedova e avrebbe avuto dal pittore Ambrogio Ghezzi una figlia: quella Crelia che
avrebbe ereditato e poi venduto i beni di Trevano, come si dirà. M. MASCETTI, Lapicidi
della Fabbrica del Duomo negli atti notarili tra Quattro e Cinquecento, in «Magistri
d’Europa», Atti del Convegno 23-26 ottobre 1996, Como.
63 ASCo, Notarile, Caprani Giovanni Pietro, c. 241, 14 ottobre 1524.
64 ASCo, Notarile, Caprani Giovanni Pietro, c. 241, 6 giugno1524.
65 ASCo, Notarile, Stoppani Paolo, c. 227, 22 novembre 1558.
66 Si veda la nota 54.
67 ASCo, Notarile, Stoppani Antonio, c. 32/33, 14 giugno 1460.
68 ASCo, Notarile, Muralto Giovanni Pietro, c. 49/50, 6 agosto 1470.
69 ASCo, Notarile, Stoppani Antonio, c. 38/39, 11 agosto 1478.
70 ASCo, Notarile, Volpi Benedetto, c. 155, 31 luglio 1483.
71 ASCo, Notarile, Lambertenghi Luigi, c. 136, 29 agosto 1483.
72 ASCo, Notarile, Lambertenghi Luigi, c. 138, 27 aprile 1504, 9 e 17 giugno 1514,
15 giugno 1517.
73 ASCo, Notarile, Malacrida Francesco, c. 175, 19 dicembre 1525.
74 ASCo, Notarile, Malacrida Francesco, c. 176, 7 gennaio 1528.
75 Numerosi altri atti del primo Cinquecento regolamentano rapporti tra padroni e
affittuari a Uggiate, Trevano, Chiasso Maggiore: promesse oppure ricevute di
pagamento, investiture. Se ne segnalano alcuni passati in rassegna nella ricerca: ASCo,
Notarile, Malacrida Francesco, c. 168/169, 12 gennaio, 4 febbraio, 25 maggio, 27
maggio 1501; 26 luglio 1511; 17 novembre 1513; c. 173, 31 marzo 1520; c. 174, 1 e 10
settembre 1524; c. 175, 4 novembre 1525, 6 agosto 1527; c. 176, 16 maggio e 9 giugno
1528; c. 177, 10 febbraio 1533; Lucini Matteo, c. 180, 29 dicembre 1499 (che vale per
1498); Benedetto Giovio, c. 185, 22 giugno 1521, 19 aprile 1524; Malacrida Francesco,
c. 177, 10 febbraio 1533; c. Volpi Francesco Maria, c. 196/197, 26 gennaio e 17 giugno
1510; c. 198, 18 luglio 1514; c. 200/201, 11 gennaio 1522; c. 202bis, 26 febbraio 1526;
Stoppani Paolo, c. 225, 20 giugno 1528; c. 226, 7 febbraio 1531; Orchi Cesare, c. 234,
26 luglio 1522; Caprani Gian Pietro, c. 241bis, 4 gennaio 1530; c. 242, 5 novembre
1533; Della Torre Andrea, c. 308, 30 giugno 1533.
76 ASCo, Notarile, Giovio Giovanni, c. 9, 25 aprile 1431.
77 ASCo, Notarile, Stoppani Antonio, c. 26/27, 5 gennaio 1452.
78 ASCo, Notarile, Stoppani Antonio, c. 26/27, 18 novembre 1452.