Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

NOTE
DAI VISCONTI ALLA FINE DEGLI SFORZA 117
1 La trattazione di carattere generale e di storia comasca è stata elaborata sulla base
delle seguenti fonti bibliografiche: BONVESIN DE LA RIVA, De magnalibus urbis
Mediolani, a cura di F. Novati, in «Bollettino dell’Istituto Storico Italiano», 1898.
Un’edizione (Milano 1974), curata da M. Corti, è tradotta da G. Pontiggia; B. GIOVIO,
Historiae patriae libri duo, in «Opere scelte di Benedetto Giovio», Como 1897; R.
RUSCA, Il Rusco, Piacenza 1629; G. ROVELLI, Storia di Como, parte III, Como 1802; F.
MURALTO, Annalia, Milano 1861; Storia di Milano, Fondazione Treccani; C. SANTORO,
Gli Uffici del dominio sforzesco, Fondazione Treccani per la Storia di Milano; C.M.
ADY, Le invasioni dell’Italia (trad. di M. Fanoli), in «Storia del mondo moderno», I,
Milano 1967; M. BELLONCI, I dodici Cesari lombardi, in «I Visconti a Milano», Milano
1977; G. LOPEZ, Una Signoria fra due epoche, in «Gli Sforza a Milano», Milano 1978;
M. MEDICI, Storia di Mendrisio, Mendrisio 1980; M. MASCETTI, Lapicidi della
Fabbrica del Duomo negli atti notarili tra Quattro e Cinquecento, in «Magistri
d’Europa», Atti del Convegno 23-26 ottobre 1996, Como 1996.
2 Su questo pittore si veda L. CAVADINI (a cura di), Giovanni da Milano, Valmorea
1980. A Giovanni da Caversaccio è assegnata la lunetta con Madonna e Santi sul
portale della chiesa di San Giovanni a Mendrisio. Vi sono buoni motivi per ricondurre
alla sua mano, come opere giovanili, gli affreschi finora considerati di maestro ignoto
nella «chiesa rossa» di Castel San Pietro, eseguiti tra il 1343 e il 1345, prima della sua
andata a Firenze.
3 ASCo, Archivio Storico Comunale, Registri delle lettere ducali, v. 58; G. ROVELLI,
Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, p. 67.
4 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, p. 124 e seguenti.
5 ASCo, Archivio Storico Comunale, Registri delle lettere ducali, vv. 58-61.
6 Per navicellai si intendono fabbricatori di imbarcazioni o navi. Tra quelli attivi in
quel tempo si cita anche un «Giorgio di Gironico» (G. ROVELLI, Storia di Como, Como
1802, parte III, tomo I, p. 81).
7 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, pp. 140-141.
8 ASCo, Archivio Storico Comunale, Ordinationes civitatis Novocomensis, v.3.
9 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, pp. 169-170.
10 ASCO, Archivio Storico Comunale, Estimi, v. 168.
11 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, p. 142 e 171.
12 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, p. 75.
13 G. ROVELLI, Storia di Como, Como 1802, parte III, tomo I, pp. 564-580.
14 ASCo, Notarile, Stoppani Antonio, c. 24, passim.
15 Il complesso dei Tre Camini, pur degradato, è conservato sostanzialmente com’era
a quel tempo: un atto notarile di quegli anni ne dà una descrizione particolareggiata in
gran parte corrispondente allo stato attuale (ASCo, Notarile, Muralto Giovanni Pietro, c.
49/50, 15 settembre 1456).
16 ASMi, Feudi Camerali, p.a., c. 137.
17 M. MEDICI, Storia di Mendrisio, Mendrisio 1980, I, p.654.