Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

UGGIATE PIEVE DI CONFINE OASI DI BANDITI 457
nepote. Del resto non disse che vi fosse altro.
Interrogato se si è ricordato d’altro.
Rispose: Io non so altro.
Quibus habitis praedictus dominus praetor ordinavit reponi ad suum locum animo
etc. (Acquisite queste deposizioni il predetto signor pretore ordinò che si riportasse al
suo posto con l’intendimento ecc.).
Die iovis 17 mensis martii sequenti. Constitutus ut supra ad interpretationem
perillustris domini capitanei Iohannis Iacobi Trogheri cum assistentia dominorum
officialium suprascriptus Caesar Fontana detentus continuando examen et monitus
denuo dicere veritatem et interrogatus (Giovedì 17 del mese di marzo seguente.
Costituito come sopra con l’interpretazione del signor capitano Gian Giacomo Troger
con l’assistenza dei signori ufficiali il soprascritto Cesare Fontana detenuto continuando
l’esame e avvertito di dire la verità e interrogato) per che causa era andato giò ad
Appiano a far quella imboscata a quelli di Guanzà.
Rispose: È messo giò ; io non posso dir altro.
Interrogato da chi è stato domandato.
Rispose: Vi sono andato io, perché vogliono che fossi stato dimandato? Hanno fatto
delle imboscate a me et mi hanno levati li cavalli.
Interpellato che mentre che è andato giò per questo, dunque sapeva che li volevano
fare quest’imboscata.
Rispose: Se ne facevano continuo a noi delle imboscate, anzi sarebbe venuto
giò tutto il Svizzero, che anco prima vorrei haverli potuto dare perché loro
s’erano dichiarati che volevano dar a me.
Interrogato che bisogna che qualc’uno habbi ordita quest’imboscata, dichi come è.
Rispose: L’ho ordita io, et non posso dir più di questo.
Interrogato se ha dimandato lui li altri.
Rispose: Ho fatto venir io mio figlio et Filippo Prada; il signor Trusso 87 era poi
venuto lì a Coldré et disse che voleva andar in giò in Appiano. Si partissimo poi che io
andai poi come ho detto là in quella casa et lui andò anco lui per il fatto suo.
Interrogato che dichi dove si fece la massa d’andar in giò et chi erano.
Rispose: Io arrivai lì in casa del signor Antonio Cucco, ma havevano già fatta la
massa là, andassimo poi in compagnia. Là vi era anco il Savoino che dava da bere.
Facciano essaminare loro che sapranno meglio di me chi vi era.
Interrogato mentre arrivò lì che trattati fecero.
Rispose: Il signor Trusso disse che voleva andar in giò a vedere se havesse potuto
dare a costoro; io risposi voglio venir in giò anc’io perché hanno dato anco a me.
Interrogato doppo che furno la giò chi li ha compartiti più in luogo che in un
altro.
Rispose: È stato l’ingegno di me perché pensai d’andare lì in piazza credendo che
dovessero passar lì in piazza.
Interrogato quando furno sparate le archibugiate dove andorno poi.
Rispose: Si trovassimo insieme tutti lì in un horto et venessimo in su tutti da
compagnia.
Interrogato quando furno insieme che discorso fecero.
Rispose: Dissero che havevano ferito uno et che un altro era restato morto, et io