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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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<strong>di</strong>sponibilità non fosse il risultato <strong>di</strong> una qualche forma <strong>di</strong> pressione in<strong>di</strong>retta, e involontaria, da<br />

parte del personale organizzativo a causa della quale l’intervista poteva essere erroneamente<br />

scambiata dal paziente per una procedura necessaria ad essere visitato. Ho voluto inoltre riba<strong>di</strong>re da<br />

un lato la mia collaborazione con Sokos, dall’altro il mio non farne parte sottolineando altresì che le<br />

eventuali critiche sull’operato del servizio prodotte dagli intervistati non sarebbero state riferite agli<br />

operatori, ciò con il fine <strong>di</strong> far percepire molto chiaramente alle persone con cui stavo parlando che<br />

il nostro colloquio non aveva fini <strong>di</strong> valutare la sod<strong>di</strong>sfazione dell’utenza <strong>di</strong> Sokos.<br />

Le interviste realizzate ai migranti e al personale me<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> segreteria sono state delle interviste in<br />

profon<strong>di</strong>tà, strutturate secondo una griglia <strong>di</strong> spunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong>versa a seconda <strong>di</strong> ciascun<br />

gruppo <strong>di</strong> intervistati. 226 L’intervista semi-strutturata riguardante i migranti si <strong>di</strong>videva in tre parti: la<br />

prima parte biografica, prevedeva il racconto della storia della propria storia a partire dalla vita nel<br />

paese <strong>di</strong> origine e del proprio progetto migratorio; nella seconda parte chiedevo che l’intervistato<br />

raccontasse le proprie esperienze <strong>di</strong> malattia vissute nel paese <strong>di</strong> origine, il rapporto con il sistema<br />

sanitario e con i me<strong>di</strong>ci. La terza parte conteneva il racconto delle esperienze <strong>di</strong> malattia e cura nel<br />

paese <strong>di</strong> immigrazione con particolare riferimento all’utilizzo del servizio ambulatoriale <strong>di</strong> Sokos.<br />

Appare evidente che l’intento principale dei temi proposti fosse quello <strong>di</strong> ottenere una narrazione<br />

che comprendesse le rappresentazioni che i migranti avevano del loro stato <strong>di</strong> salute o <strong>di</strong> malattia<br />

nel paese <strong>di</strong> origine e in Italia e in che rapporto esse fossero con l’esperienza migratoria.<br />

In sostanza le interviste ai citta<strong>di</strong>ni migranti tentano <strong>di</strong> giungere alla produzione <strong>di</strong> una narrazione<br />

delle esperienze <strong>di</strong> salute e malattia che si snodano tra il paese <strong>di</strong> emigrazione e quello <strong>di</strong><br />

immigrazione. C'è una ragione precisa per questo. Quando focalizziamo l'attenzione sul quella parte<br />

<strong>di</strong> biografia del migrante che ci parla della vita- compresa l'esperienza della malattia- trascorsa nel<br />

paese <strong>di</strong> origine, non inten<strong>di</strong>amo esplorare questo territorio mossi da manieristici intenti<br />

comparativi o da un'astratta necessità <strong>di</strong> completezza del <strong>di</strong>scorso. Quello che ci muove è la<br />

necessità <strong>di</strong> attenuare quanto più possibile una visione etnocentrica che affronti l' “immigrazione”<br />

esclusivamente dal punto <strong>di</strong> vista della società dell'accoglienza, accorgendosi degli immigrati solo<br />

quando “pongono dei problemi” senza interrogarsi sulle cause e sui motivi determinanti le partenze<br />

e sulle <strong>di</strong>versità delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> origine e dei tragitti compiuti. Come scrive Sayad “ Ciò che<br />

viene chiamata immigrazione, e <strong>di</strong> cui si parla come tale in un luogo e in una società,altrove, in<br />

un'altra società o per un'altra società è chiamata emigrazione. Come due facce della stessa realtà,<br />

l'emigrazione è l'altro lato dell'immigrazione in cui si prolunga e sopravvive, continuando ad<br />

accompagnarla fino a quando l'immigrato, questo doppio dell'emigrato, non sarà scomparso o<br />

226 Gli schemi delle interviste ai migranti al personale me<strong>di</strong>co e a quello <strong>di</strong> segreteria sono allegati in appen<strong>di</strong>ce. Al<br />

lettore sarà quin<strong>di</strong> possibile esaminarne dettagliatamente in contenuto. Qui <strong>di</strong> seguito riporto una descrizione<br />

sintetica del contenuto <strong>di</strong> tali schemi.<br />

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