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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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motivo l'articolo 13 del D.L. affermava che “ Agli stranieri temporaneamente presenti nel territorio<br />

dello stato sono assicurate, nei presi<strong>di</strong> pubblici ed accre<strong>di</strong>tati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere<br />

essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

preventiva. E' altresì garantita la tutela sociale della maternità responsabile e della gravidanza (...).<br />

L'accesso dello straniero alle strutture sanitarie non può comportare alcun tipo <strong>di</strong> segnalazione,<br />

salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni col citta<strong>di</strong>no italiano. Salve le<br />

quote <strong>di</strong> partecipazione alla spesa, ove previste, sono erogate senza oneri a carico dei richiedenti, le<br />

prestazioni preventive, quelle per la tutela della maternità e della gravidanza, 134 nonché le altre<br />

prestazioni in<strong>di</strong>viduate con decreto del Ministero della Sanità (...) nell'ambito del fondo sanitario<br />

nazionale, utilizzando dove necessario, quota parte delle risorse destinate all'emergenza sanitaria e<br />

nei limiti dei livelli assistenziali.” Il D.L. 489/95 stabilisce quin<strong>di</strong>: il <strong>di</strong>ritto alla salute per tutti gli<br />

immigrati, sia regolari che irregolari; la possibilità per loro <strong>di</strong> accedere alle cure straor<strong>di</strong>narie e<br />

urgenti, ma anche a quelle essenziali, or<strong>di</strong>narie e continuative; il <strong>di</strong>ritto alla salute come un <strong>di</strong>ritto<br />

in<strong>di</strong>viduale e non solo collettivo; il <strong>di</strong>vieto per gli operatori sanitari <strong>di</strong> segnalare alle autorità <strong>di</strong><br />

Pubblica Sicurezza chi non in regola con il permesso <strong>di</strong> soggiorno. In realtà i criteri <strong>di</strong> accesso,<br />

soprattutto per gli stranieri irregolari, sono ancora restrittivi. Infatti, il provve<strong>di</strong>mento tutela il <strong>di</strong>ritto<br />

all'assistenza per alcune categorie <strong>di</strong> immigrati: donne in stato <strong>di</strong> gravidanza, minori, ammalati <strong>di</strong><br />

malattie infettive o a rischio per i quali sono assicurati interventi ambulatoriali e ospedalieri in<br />

forma gratuita (o, come per i citta<strong>di</strong>ni italiani, con pagamento del ticket dove previsto). Per quanto<br />

riguarda gli irregolari, essi, se da un lato hanno il <strong>di</strong>ritto all'assistenza sanitaria ambulatoriale e<br />

continuativa, dall'altro devono pagare le tariffe (stabilite a livello regionale) per accedere alle<br />

strutture sanitarie. Inoltre i costi dei ricoveri ospedalieri degli stranieri irregolari ( attuati tramite il<br />

co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> accesso alle strutture sanitarie S.T.P.: straniero temporaneamente presente) vengono<br />

addebitati agli utenti, mentre sono a carico delle Prefetture se i pazienti versano in una con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza. 135 Se quin<strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento legislativo stabilisce dei criteri riguardo<br />

all'assistenza sanitari per gli immigrati in posizione amministrativa irregolare, rimane irrisolta la<br />

questione della loro accessibilità e dell'effettiva fruibilità del Servizio sanitario nazionale.<br />

Questo tema verrà trattato specificatamente nella legge n°40 del 1998, poi integrata nel Decreto<br />

legislativo n° 286 del 15/7/1998 “ Testo unico delle <strong>di</strong>sposizioni concernenti la <strong>di</strong>sciplina<br />

dell'immigrazione e norme sulla con<strong>di</strong>zione dello straniero”. Una delle principali innovazioni<br />

134 La tutela sociale della maternità e della gravidanza deve prevedere la tutela del minore, l'assistenza preventiva,<br />

finalizzata al controllo delle malattie infettive e <strong>di</strong>ffuse, la <strong>di</strong>agnosi e la cura a livello ambulatoriale ed ospedaliero.<br />

135Anche se l'articolo 13 scompare dalla normativa italiana poiché il DL 489/95, non più reiterato, decade, i <strong>di</strong>ritti<br />

acquisiti vengono salvati in un'or<strong>di</strong>nanza successiva datata 15/11/96 “Prestazioni sanitarie agli stranieri<br />

temporaneamente presenti in Italia” prorogata fino all'entrata in vigore della legge sull'immigrazione 40/98<br />

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