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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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Con<strong>di</strong>zioni patologiche.<br />

Aree critiche per la salute del migrante<br />

Malattie infettive, traumi ed infortuni (con particolare attenzione<br />

all'infortunistica sul lavoro), <strong>di</strong>sagio/malattie psichiatriche (malattie cronicodegenerative)<br />

Con<strong>di</strong>zioni fisiologiche.<br />

<strong>Mater</strong>nità, infanzia, adolescenza, vecchiaia.<br />

Con<strong>di</strong>zioni sociali.<br />

Prostituzione e tratta, abuso, detenzione.<br />

Aggravanti.<br />

Disagio sociale, immigrazione “forzata o non selezionata”, irregolarità<br />

giuri<strong>di</strong>ca, mancanza/<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso or<strong>di</strong>nario alle strutture sanitarie.<br />

Fonte:Geraci S, "Salute e immigrazione". Documento finale del gruppo CNEL,<br />

novembre 2000, p.7<br />

Pren<strong>di</strong>amo spunto da quanto sintetizzato dalla tabella() per focalizzare la nostra attenzione su<br />

alcune particolari aree critiche per la salute dei migranti: le malattie infettive (soprattutto le MTS),<br />

la maternità e il parto, le interruzioni volontarie <strong>di</strong> gravidanza, le con<strong>di</strong>zioni psichiche, la<br />

tubercolosi.<br />

Riguardo alla <strong>di</strong>ffusione delle malattie sessualmente trasmesse ( MST ) in Europa, le indagini degli<br />

ultimi anni segnalano una crescita delle MST “<strong>di</strong> seconda generazione” inversamente proporzionale<br />

a quella delle MST “classiche”. Le prime sono patologie <strong>di</strong> origine batterica, virale, micotica,<br />

protozoaria e metazoaria, che non sono trasmesse esclusivamente per via sessuale, Le seconde<br />

malattie <strong>di</strong> origine batterica trasmesse quasi esclusivamente per via sessuale. Questa nuova<br />

tendenza ha comportato un maggior impegno economico-sanitario. 174 Nel continente europeo, la<br />

popolazione più a rischio <strong>di</strong> MST è proprio quella degli immigrati che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quella<br />

europea, presenta delle peculiarità nella <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> queste patologie. Per gli immigrati infatti si<br />

registra non solo un incremento delle MST <strong>di</strong> “seconda generazione”, ma anche <strong>di</strong> quelle<br />

“classiche” che sono ormai quasi scomparse nella popolazione europea. Inoltre, anche se <strong>di</strong>venta<br />

<strong>di</strong>fficile stabilire con precisione quale sia la reale incidenza <strong>di</strong> MST fra gli immigrati poiché manca<br />

una stima realistica sull'effettivo numero dei soggetti presenti in Europa e perché molti malati non<br />

ricevono cure me<strong>di</strong>che, pare che l'incidenza tra gli immigrati delle MTS sia 3-4 volte superiore che<br />

174Per una dettagliata descrizione epidemiologia si rimanda a Guarnieri R, “Cultura, salute, immigrazione: le malattie<br />

sessualmente trasmesse in Europa” in VIII Consensus Conference sull'immigrazione, VI Congresso nazionale<br />

SIMM, Lampedusa, 5-8 maggio 2004 atti pubblicati p. 154<br />

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