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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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servizi e sanitari dei citta<strong>di</strong>ni stranieri, particolarmente riguardo al Pronto Soccorso. Infatti, “ (...)<br />

Emerge, ad esempio, da rilevazioni effettuate in alcune realtà del territorio nazionale, che la<br />

percentuale <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni stranieri iscritti al S.S.N., pur avendone la possibilità giuri<strong>di</strong>ca, risulta non<br />

particolarmente elevata.” 153 Perciò vi è la necessità <strong>di</strong> mettere in campo azioni che mirino a<br />

orientare ed informare i citta<strong>di</strong>ni stranieri. In particolare viene evidenziato come la nascita, la cura e<br />

il percorso <strong>di</strong> crescita dei figli siano occasioni <strong>di</strong> incontro con i servizi e siano perciò ambiti<br />

privilegiati <strong>di</strong> interventi preventivi e <strong>di</strong> integrazione reciproca. Da qui la particolare attenzione<br />

de<strong>di</strong>cata agli “ (...) interventi <strong>di</strong> assistenza per la gravidanza, assistenza pe<strong>di</strong>atrica e <strong>di</strong> base,<br />

vaccinazioni, che costituiscono uno dei motivi più frequenti <strong>di</strong> utilizzo dei sistemi sanitari.” 154 In<br />

relazione all'utilizzo dei servizi sanitari da parte delle donne migranti, il Programma sottolinea<br />

come vi sia un notevole ricorso all'interruzione della gravidanza e una elevata frequenza <strong>di</strong> aborti<br />

ripetuti. Questo fenomeno <strong>di</strong>mostra l'esigenza <strong>di</strong> agire in un' ottica transculturale per produrre<br />

strumenti informativi idonei a rendere consapevole la gestante dei propri <strong>di</strong>ritti in tema <strong>di</strong>: tutela<br />

sociale della maternità, tutela del lavoro e sulle azioni promosse da enti locali e del privato<br />

sociale; 155 inoltre si provvede a produrre un' informazione che abbia come oggetto un'efficace pratica<br />

contraccettiva e si applicano politiche <strong>di</strong> gratuità attraverso la presa in carico della donna.<br />

Secondo quanto previsto dal Programma triennale, la salute dei citta<strong>di</strong>ni stranieri va tutelata<br />

principalmente mettendo in campo delle azioni che 156 :<br />

1. Garantiscano la protezione dalle malattie infettive attraverso: l'offerta attiva delle<br />

vaccinazioni previste, la sorveglianza delle infezioni endemiche nei paesi <strong>di</strong> origine al<br />

momento dell'immigrazione o per particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e gli interventi <strong>di</strong> profilassi e<br />

controllo conseguenti, la prevenzione (attraverso vaccinazione, chemioprofilassi e<br />

informazione/educazione) delle infezioni endemiche o epidemiche nei paesi d'origine in<br />

caso <strong>di</strong> ritorno transitorio o definitivo. Queste prassi me<strong>di</strong>che considerano il migrante come<br />

una persona particolarmente esposta, per provenienza geografica o per particolari con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> vita, a specifiche patologie e per questo da tenere sotto controllo anche alla luce <strong>di</strong> una<br />

possibile mobilità pendolare del migrante tra il paese <strong>di</strong> emigrazione e quello <strong>di</strong><br />

immigrazione.<br />

2. Promuovano e facilitino l'accesso ai servizi de<strong>di</strong>cati all'utenza rappresentata dai citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri. L'esempio riportato è quello de “Gli spazi per donne immigrate ed i loro bambini”.<br />

3. Facilitino, come visto in precedenza, l'accesso ai servizi <strong>di</strong>strettuali (specialmente i<br />

153Programma triennale 2006-2008 per l'integrazione sociale dei citta<strong>di</strong>ni stranieri. p. 42 www. regione<br />

154Ibidem.<br />

155 Così come prevede la legge 194/1978<br />

156Programma triennale 2006-2008 per l'integrazione sociale dei citta<strong>di</strong>ni stranieri. p. 43 www. regione<br />

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