Alma Mater Studiorum â Università di Bologna - Cestim
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gestazione ed il parto un profondo senso <strong>di</strong> inadeguatezza provocato dalla con<strong>di</strong>zione dell'essere<br />
straniera, dalla mancanza della famiglia allargata e dalle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> comprensione linguistiche e<br />
culturali con gli operatori dei reparti ostetrici. Questi fattori comportano ad esempio l'interruzione<br />
molto precoce o il non stabilirsi dell'allattamento al seno. Una interpretazione <strong>di</strong> questi fenomeni<br />
più attenta alla <strong>di</strong>mensione culturale denota come ad esempio per le donne arabe la<br />
me<strong>di</strong>calizzazione del parto sia una fonte <strong>di</strong> sofferenza in più, poiché abituate a viverlo come fatto<br />
privato; inoltre un <strong>di</strong>verso modo <strong>di</strong> manifestare il dolore provoca talvolta frainten<strong>di</strong>menti con il<br />
personale me<strong>di</strong>co sull'inizio del parto. Per queste donne particolari <strong>di</strong>fficoltà sono riservate anche<br />
della mancanza della rete parentale e <strong>di</strong> supporto, che indebolisce la donna nel suo complesso e la<br />
rende maggiormente <strong>di</strong>pendente dal marito. 178 Altre circostanze stanno alla base dei problemi <strong>di</strong><br />
salute in fasi della vita delle donne migrati sono le dure con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> vita sopportate nel<br />
paese <strong>di</strong> emigrazione, e l'accesso e fruibilità dei servizi sociosanitari. Come denota un'indagine<br />
comparativa effettuata su donne immigrate e donne italiane in gravidanza, basata su in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong><br />
utilizzo dei servizi nel periodo <strong>di</strong> gestazione, il 42% delle donne immigrate iniziano le visite dopo il<br />
terzo mese <strong>di</strong> gravidanza, il 66% non ha ricevuto informazioni sufficienti sulle possibilità <strong>di</strong><br />
effettuare una <strong>di</strong>agnosi prenatale e il 32% <strong>di</strong> donne straniere non ha eseguito più <strong>di</strong> un'ecografia in<br />
gravidanza contro il 2% delle donne italiane. 179<br />
L'interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza rappresenta un altro ambito critico per la salute delle donne<br />
migranti. Lo stu<strong>di</strong>o più recente su questo fenomeno è quello condotto nel 2006 per l'Istituto<br />
Superiore <strong>di</strong> Sanità dal gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> Michele Grandolfo (Angela Spinelli, Emanuela Forcella<br />
e Samantha Di Rollo): un´indagine che alterna dati a interviste a 680 donne straniere che hanno<br />
abortito in sei centri pubblici tra Torino, Milano, Roma e Reggio Emilia. I risultati <strong>di</strong> quest'indagine<br />
parlano <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione delle donne italiane che ricorrono all'IVG, al contrario le donne<br />
straniere che abortiscono aumentano: sono una su tre (il 30% del totale), una percentuale enorme,<br />
sei volte più alta dell'incidenza <strong>di</strong> straniere sulla popolazione. Su cento aborti più <strong>di</strong> trenta sono<br />
richiesti da giovani romene, ucraine, marocchine, cinesi, sudamericane; sono molto spesso<br />
clandestine e nelle strutture sanitarie a cui si rivolgono hanno bisogno dell'interprete perché parlano<br />
male la lingua italiana. Ciò che accomuna queste donne è una specie <strong>di</strong> “analfabetismo<br />
contraccettivo”, una scarsa capacità <strong>di</strong> prendersi cura <strong>di</strong> sé, il considerare la<br />
sfera della<br />
riproduzione come questione esclusivamente femminile e <strong>di</strong> viverla spesso come una colpa<br />
portando da sole il peso <strong>di</strong> un evento traumatico come un'interruzione <strong>di</strong> gravidanza.<br />
178Castiglioni. M. (a cura <strong>di</strong>), Percorsi <strong>di</strong> cura delle donne immigrate. Esperienze e modelli <strong>di</strong> intervento, Milano,<br />
Franco Angeli, 2001<br />
179Guarnieri R, “Cultura, salute, immigrazione: le malattie sessualmente trasmesse in Europa” in VIII Consensus<br />
Conference sull'immigrazione, VI Congresso nazionale SIMM, Lampedusa, 5-8 maggio 2004 atti pubblicati p. 177<br />
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