29.11.2014 Views

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

proviene il 10,7%. Se invece focalizziamo la nostra attenzione sull'incidenza che lavoratori e<br />

lavoratrici hanno sul totale degli occupati stranieri, è possibile verificare che l'esistenza <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>fferente incidenza a seconda delle aree continentali <strong>di</strong> provenienza. Nel 2006 infatti, l'incidenza<br />

delle assunzioni <strong>di</strong> donne è il 22,6% per l'Africa, quasi il 50% per l'Asia, mentre la percentuale più<br />

importante spetta all'America Latina, con oltre il 59,2%. I tratti caratteristici dell'occupazione<br />

immigrata femminile sembrano essere: la tendenza comune in tutti gli stati europei (specie in<br />

Spagna, Olanda, Portogallo e Italia) <strong>di</strong> un tasso <strong>di</strong> attività delle donne straniere maggiore rispetto<br />

alla me<strong>di</strong>a (in Italia lo scarto è leggermente superiore al 7%, il 58,4% per le donne straniere contro<br />

il 51% della totalità della popolazione femminile), e una loro maggiore capacità <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>carsi nel<br />

contesto lavorativo rispetto a quella maschile. In generale, quin<strong>di</strong>, possiamo concludere che in<br />

termini assoluti la forza lavoro immigrata in Italia continua ad essere in prevalenza maschile,<br />

mentre le donne tendono ad avere rapporti <strong>di</strong> lavoro più stabili e duraturi (questa tendenza sempre<br />

in crescita negli anni passati, pare abbia subito un rallentamento nel 2000). 39<br />

Il fenomeno della segregazione lavorativa delle donne migranti <strong>di</strong>venta palese dai dati che danno<br />

prova <strong>di</strong> uno sbocco lavorativo monosettoriale rappresentato da dal lavoro domestico e <strong>di</strong> cura delle<br />

persone, in cui è impiegata più della metà <strong>di</strong> esse, mentre l'altro settore rilevante è quello<br />

alberghiero e della ristorazione con poco più del 10% del totale. 40 Questa destinazione<br />

occupazionale è sostanzialmente irrilevante nei paesi dell'Europa settentrionale e continentale<br />

mentre è molto accentuata in quei paesi europei, tra i quali trova piena collocazione anche l'Italia,<br />

aventi un modello <strong>di</strong> welfare cosiddetto “me<strong>di</strong>terraneo” 41 . La collocazione occupazionale nei lavori<br />

<strong>di</strong> cura delle donne migranti rimane sostanzialmente cristallizzata, tanto più se pensiamo che le<br />

donne sono state le pioniere dell'immigrazione nel nostro paese. Infatti negli anni '70 dello scorso<br />

secolo le prime ad emigrare in Italia erano le donne provenienti dall'isola <strong>di</strong> Capoverde, dalle<br />

Filippine, e dal Corno d'Africa, le quali trovavano lavoro presso le famiglie italiane grazie alla<br />

me<strong>di</strong>azione della Chiesa cattolica. Quin<strong>di</strong>, dopo quarant'anni non c'è stato uno scostamento<br />

significativo dalle prime tipologie <strong>di</strong> occupazioni, verso altre, magari al <strong>di</strong> fuori del settore dei<br />

servizi. A conferma <strong>di</strong> questa affermazione stanno i dati dell'Inps che stabiliscono in 700.000 le<br />

donne non italiane impiegate in attività <strong>di</strong> cura (sarebbero un totale <strong>di</strong> 1.134.000 comprese le<br />

irregolari, secondo una stima del centro ricerche Cergas-Bocconi) 42 Questo confinamento nei lavori<br />

<strong>di</strong> cura si fa più cogente se paragonato alla <strong>di</strong>versificazione degli impieghi ricoperti dalla<br />

popolazione femminile autoctona. Possiamo affermare ciò poichè, se è vero che la segregazione<br />

39 La fonte dei dati qui riportati è quella del dossier Caritas. Caritas/Migrantes, XV Dossier Statistico Immigrazione,<br />

cit., pp. 252-253.<br />

40 Ibid., p. 124.<br />

41 Girotti F., Welfare State. Storia, modelli e critica, Roma, Carocci, 1998<br />

42 Caritas/Migrantes, XV Dossier Statistico Immigrazione, cit., p. 125.<br />

21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!