29.11.2014 Views

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Le interviste realizzate nel corso della ricerca, soprattutto quelle alle migranti est europee hanno<br />

rivelato un ruolo rilevante delle donne per quanto riguarda la gestione delle cure me<strong>di</strong>che sia a<br />

livello in<strong>di</strong>viduale (capacità <strong>di</strong> prendesi cura <strong>di</strong> sé) sia su un piano familiare che su quello del<br />

rapporto con i servizi sanitari. Nell'intervista riportata qui sotto in particolare ci viene riferito della<br />

capacità <strong>di</strong> mettere in pratica conoscenze me<strong>di</strong>che acquisite in abito domestico tramite l'esperienza<br />

trasmessa nella componente femminile del nucleo familiare. Il sapere me<strong>di</strong>co acquisito in ambito<br />

familiare ritorna molto utile nel lavoro svolto durante esperienza della migrazione poiché, come<br />

abbiamo avuto modo <strong>di</strong> vedere nel corso del primo capitolo al paragrafo 1.5, la maggioranza delle<br />

migranti <strong>di</strong> origine est europea trovano occupazione in lavori <strong>di</strong> cura alla persona. 279<br />

“Mia mamma e io ci arrangiamo. Io anche senza stu<strong>di</strong>are so tante cose. So fare le punture, posso fare<br />

qualcosa <strong>di</strong> urgente. Per esempio, quando lavoravo come badante, c’era una signora con il cancro, il<br />

femore rotto e tutto il resto, dovevo curarla io a casa quin<strong>di</strong> le facevo le punture sulla pancia, flebo ecc.<br />

Le sapevo già fare queste cose, perché avevo imparato da piccola. Quando sei costretta, devi fare per<br />

forza. Anche mia mamma sapeva queste cose perché quando la vita ti costringe a fare una cosa, tu devi<br />

farla.” [M7]<br />

Anche il rapporto che i migranti intrattengono nel loro paese <strong>di</strong> origine con le strutture sanitarie e<br />

con il personale me<strong>di</strong>co risente fortemente della strutturazione dei sistemi sanitari, nel quadro della<br />

più generale organizzazione dello stato sociale. A riguardo è emblematico il racconto <strong>di</strong> un migrante<br />

moldavo (tra l'altro laureato in me<strong>di</strong>cina anche se non ancora abilitato ad esercitare la professione<br />

me<strong>di</strong>ca).<br />

“Ti faccio un esempio, una donna aveva un problema <strong>di</strong> vene varicose…lì si può <strong>di</strong>re che è una<br />

emergenza, ma non so. Lei è andata dal dottore e il dottore ha detto che doveva fare un intervento. Il<br />

<strong>di</strong>scorso è che se non hai la polizza tu devi pagare forse 70 euro al giorno in ospedale. Ma ti <strong>di</strong>cevo prima<br />

che se non sbaglio la polizza costa 15 euro, 30 euro, non so. La polizza annuale costa meno che un giorno<br />

<strong>di</strong> ospedale. Allora lei ha fatto una cosa: è andata dal dottore che le ha detto “guar<strong>di</strong>, c’è un posto la<br />

prossima settimana”. Va bene, lei è andata, ha fatto la polizza e poi è andata ad operarsi. E’ un caso. Forse<br />

non fanno tutti così…ma…” [M13]<br />

Se consideriamo questo racconto all'interno della rappresentazione complessiva dei sistemi sanitari<br />

lettura in chiave antropologica che in questa sede, per scelte metodologiche riguardanti l'oggetto della ricerca,<br />

trovano uno spazio limitato.<br />

279 E' opportuno ricordare come nei paesi appartenenti al blocco sovietico la sanità fosse uno degli ambiti in cui era<br />

occupata gran parte della forza lavoro femminile. La professione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co, come quella <strong>di</strong> insegnante, era<br />

fortemente femminilizzata.<br />

147

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!