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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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come ti <strong>di</strong>cevo l’altro giorno con cinquantamila mali, poi tu ti metti lì e cerchi un attimo <strong>di</strong> andargli sotto,<br />

<strong>di</strong> parlargli e poi ti accorgi che è solamente ansia, paura, hanno bisogno comunque <strong>di</strong> parlare con<br />

qualcuno perché poi loro in definitiva non è che abbiano molte persone qua che gli possano ascoltare,<br />

capisci?” [S3]<br />

“Beh, guarda, io riesco poco a farti un <strong>di</strong>scorso su questa tipologia <strong>di</strong> persone rispetto agli altri. Cioè è un<br />

concetto generale, non mi cambia tanto che uno sia della Moldavia o della Nigeria. Cioè il rapporto con la<br />

persona è questo. Io capisco che nella <strong>di</strong>versa cultura delle persone, regolarmente <strong>di</strong> certe nazionalità si<br />

presentano e <strong>di</strong>cono sempre lo stesso sintomo. Poi invece approfon<strong>di</strong>sci le cose e i problemi possono<br />

essere altri. (…)Cioè cogli <strong>di</strong> ognuno la sua varietà e cerchi <strong>di</strong> cogliere dove c’è malattia e dove non c’è.”<br />

[S2]<br />

I me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Sokos sono consapevoli che la loro pratica me<strong>di</strong>ca deve tenere conto dell’ascolto del<br />

paziente. Ascoltare il paziente <strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>spensabile per risolvere il suo problema <strong>di</strong> salute poiché è<br />

solo dal suo racconto che il me<strong>di</strong>co riesce a risalire alla genesi dei <strong>di</strong>sturbi che lo affliggono e <strong>di</strong><br />

conseguenza a trovare il rime<strong>di</strong>o più adeguato. L’ascolto serve al me<strong>di</strong>co a collocare esattamente i<br />

sintomi del paziente all’interno della tassonomia proposta dal sapere biome<strong>di</strong>co. 312<br />

Merita un approfon<strong>di</strong>mento il contenuto della seconda intervista dalla quale emerge chiaramente la<br />

propensione dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Sokos ad eliminare nell’interazione con i pazienti stranieri “il dato per<br />

scontato culturale”.Il paziente straniero non viene quin<strong>di</strong> preso in carico a partire dalle sue<br />

specificità culturali del bisogno <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> cui è portatore. 313 Questo stile <strong>di</strong> interazione evita il<br />

rischio per il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> instaurare un rapporto con il paziente guastato dalla cosiddetta “Sindrome <strong>di</strong><br />

Salgari”, poiché ogni migrante viene collocato all’interno della propria esperienza biografica dove<br />

evidentemente ha un posto <strong>di</strong> rilievo l’evento migratorio. Ciò consente la comprensione della<br />

malattia a livello soggettivo e <strong>di</strong>venta essenziale per portare a galla la cultura dell’in<strong>di</strong>viduo, non<br />

astratta e generale ma ra<strong>di</strong>cata concretamente in esso e vissuta quoti<strong>di</strong>anamente con tutte le sue<br />

contrad<strong>di</strong>zioni, ibridazioni e possibili prese <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. 314<br />

Il primo me<strong>di</strong>co intervistato sottolinea inoltre l’importanza che l’ascoltare il paziente straniero ha<br />

non solo per il me<strong>di</strong>co, poiché gli facilità molto la <strong>di</strong>agnosi, ma anche per lo stesso paziente. I<br />

migranti “approfittano” del me<strong>di</strong>co per parlargli, per confidarsi con lui ritenendolo spesso l’unico<br />

312 Pizza G., Antropologia me<strong>di</strong>ca. Saperi, pratiche e politiche del corpo, Roma, Carocci, 2005<br />

313 Bonciani M., La salute come <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza: un approccio socio-antropologico, in Bracci F., Cardamone G.<br />

(a cura <strong>di</strong>), Presenze. Migranti ed accesso ai servizi socio-sanitari, cit. p. 155<br />

314 Caputo B., “L’etnicizzazione della malattia in un contesto migratorio: una prospettiva antropologica”, in Pasini N,<br />

Picozzi M. (a cura <strong>di</strong>), Salute e immigrazione, un modello teorico-pratico per le aziende sanitarie,Milano, Ismu,<br />

Franco Angeli, 2005<br />

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