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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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esempio nei termini della quantità <strong>di</strong> stranieri che contattano il servizio.<br />

Elementi <strong>di</strong> forte criticità si riscontrano invece nei rapporti con le altre strutture sanitarie pubbliche,<br />

specie con i reparti <strong>di</strong> pronto soccorso degli ospedali. Un me<strong>di</strong>co dell'Associazione ci ha spiegato<br />

chiaramente i termini della questione.<br />

“Adesso mi hai fatto venire in mente un’altra cosa: non è solo Sokos ad avviare il <strong>di</strong>scorso STP bensì<br />

anche il S.Orsola, anche il Maggiore. In questo fanno “gli gnorri” e non lo sanno per cui spesso ti<br />

rimandano in<strong>di</strong>etro il paziente per fare il tesserino STP come se tu fossi l’unico…Potrebbero farlo anche<br />

loro, per esempio quando al pronto soccorso decidono <strong>di</strong> ricoverare una persona, loro hanno come<br />

riferimento il poliambulatorio Mengoli, come noi abbiamo Montebello che è il nostro punto <strong>di</strong><br />

riferimento, loro dovrebbero fare l’STP. Quin<strong>di</strong> uno che viene ricoverato, automaticamente dovrebbe<br />

uscire con il tesserino STP e non dovrebbe venire da noi a farselo.” [S4]<br />

Un altro operatore per esprimere lo stesso concetto fa uso <strong>di</strong> una metafora molto efficace per dare<br />

l'idea del rapporto che intercorre tra strutture sanitarie pubbliche, migranti irregolari e Sokos.<br />

“(...)siamo un po’ la “<strong>di</strong>scarica” <strong>di</strong> tutti i problemi, perché quando hanno problemi con un immigrato<br />

irregolare, buttano tutto da Sokos anche se sono cose che potrebbero risolvere benissimo loro con un<br />

minimo <strong>di</strong> buona volontà.” [S5]<br />

La concezione che, nelle rappresentazioni del personale, le altre strutture citta<strong>di</strong>ne hanno <strong>di</strong> Sokos<br />

in qualità <strong>di</strong> servizio mirato si avvicina a quella <strong>di</strong> “ghetto sanitario” al quale viene affidata la<br />

gestione esclusiva <strong>di</strong> una determinata categoria <strong>di</strong> soggetti percepiti come marginali: i migranti<br />

irregolari appunto. Evidentemente essi non sono ritenuti degni <strong>di</strong> acquisire subito, pur essendo in<br />

stato <strong>di</strong> bisogno, i <strong>di</strong>ritti universalistici connessi all'assistenza sanitaria. I migranti devono essere<br />

incanalati in un percorso apposito, una sorta <strong>di</strong> stigma istituzionale, che ne sottolineanegativamente-<br />

la <strong>di</strong>versità entro la quale ridurli attraverso pratiche quoti<strong>di</strong>ane che costantemente<br />

ricor<strong>di</strong>no loro la fatica <strong>di</strong> ottenere un trattamento <strong>di</strong> pari livello ai citta<strong>di</strong>ni italiani.<br />

Rispetto al tema dei rapporti che Sokos intrattiene con le varie organizzazioni che si occupano dei<br />

migranti in ambito sanitario ci siamo soffermati particolarmente sui rapporti che intercorrono tra<br />

Sokos e Biavati, l'altra grande associazione sanitaria bolognese il cui target è costituito da migranti<br />

irregolari.<br />

“Svolgiamo lo stesso compito ma poi siamo cose <strong>di</strong>verse. Il Biavati dovrebbe fare la nostra stessa cosa, lo<br />

fanno in realtà ma sono una cosa <strong>di</strong>versa da noi. Sono filosofie <strong>di</strong>verse, sono una cosa <strong>di</strong>versa perché noi<br />

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