Alma Mater Studiorum â Università di Bologna - Cestim
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al suo prestigio me<strong>di</strong>co, il quale potrebbe <strong>di</strong>minuire agli occhi del paziente quando constata che il<br />
me<strong>di</strong>co che lo sta visitando non riesce da solo a <strong>di</strong>agnosticare con esattezza l’origine del suo<br />
problema <strong>di</strong> salute.<br />
Dal resoconto sullo svolgimento della visita me<strong>di</strong>ca, possiamo in<strong>di</strong>viduare tre nuclei <strong>di</strong> azioni<br />
all’interno della cui cornice si costruisce il rapporto tra me<strong>di</strong>co e paziente in Sokos. Essi sono: la<br />
componente relazionale fondata sull’ascolto, il processo <strong>di</strong> negoziazione e il trasferimento <strong>di</strong><br />
informazioni.<br />
Diventa molto importante per i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Sokos non solo visitare il paziente al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosticare<br />
e curare una patologia ma è altrettanto importante che il migrante acquisisca la possibilità <strong>di</strong><br />
mantenere la propria con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute o <strong>di</strong> curare la propria malattia, attraverso la conoscenza<br />
dei servizi sanitari <strong>di</strong>ffusi sul territorio e del loro funzionamento. La pratica dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Sokos <strong>di</strong><br />
fornire questo tipo <strong>di</strong> informazioni ai propri pazienti è molto <strong>di</strong>ffusa, tanto che me ne hanno parlato<br />
sia i migranti che i me<strong>di</strong>ci intervistati.<br />
Così risponde un me<strong>di</strong>co alla mia domanda su che tipo <strong>di</strong> informazioni è solito dare ai migranti<br />
durante la visita me<strong>di</strong>ca.<br />
“Informazioni me<strong>di</strong>che, poi cerco <strong>di</strong> sfruttare un po' la mia esperienza al S.Orsola come se fossero i miei<br />
pazienti: quin<strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> non mandarlo dall'ecografista meno bravo. Poi mi rendo conto che loro non<br />
erano poi così informati sui servizi...allora bisogna fargli capire che loro hanno <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere curati, che<br />
loro determinati farmaci non li devono pagare. Poi magari devi superare certi scogli quando li man<strong>di</strong> a<br />
fare gli esami e loro ti <strong>di</strong>cono “Ma io non ho i sol<strong>di</strong> per pagare il ticket!” allora tu <strong>di</strong>ci “Io ci provo a fare<br />
una lettera <strong>di</strong> accompagnatoria”, oppure fai fare una firma <strong>di</strong>etro alla ricetta che puoi far fare per<br />
<strong>di</strong>mostrare che lui è in<strong>di</strong>gente.” [S4]<br />
Il me<strong>di</strong>co non fornisce solamente aiuto alla risoluzione <strong>di</strong> un problema <strong>di</strong> salute imme<strong>di</strong>ato ma<br />
accompagna il migrante nel complicato reticolo dei servizi sanitari del territorio bolognese.<br />
Definiamo questa pratica “azione sanitaria in<strong>di</strong>retta”. Attraverso <strong>di</strong> essa l’azione del me<strong>di</strong>co viene<br />
potenziata ed estesa anche al <strong>di</strong> fuori dello spazio fisico <strong>di</strong> Sokos. Egli infatti si serve delle proprie<br />
conoscenze riguardo al sistema sanitario per agevolare il migrante e procurargli il maggior grado <strong>di</strong><br />
beneficio possibile. Il me<strong>di</strong>co quin<strong>di</strong> socializza il migrante al rapporto con le istituzioni sanitarie.<br />
Riteniamo che questa pratica produca benefici per il migrante tanto importanti quanto più egli è<br />
privo <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> informazioni sanitarie, data la sua con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> irregolarità. Infatti,<br />
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