Alma Mater Studiorum â Università di Bologna - Cestim
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“C’è un me<strong>di</strong>co a cui <strong>di</strong>co perché sono qui e lui magari mi fa la richiesta per mandarmi da un altro<br />
me<strong>di</strong>co da qualche parte per fare le analisi, però mi spiega tutto, anche le cose più piccole. A me va bene,<br />
così sono sicuro <strong>di</strong> non sbagliare.” [M2]<br />
Possiamo leggere l’arricchimento delle capacità <strong>di</strong> gestione della propria salute da parte dei<br />
migranti dovuto al processo <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> informazioni sopra descritto, anche servendoci<br />
dei concetti <strong>di</strong> functionings e capabilities sviluppati dall’economista in<strong>di</strong>ano A. K. Sen. 308<br />
L’azione dei me<strong>di</strong>ci , permettendo ai migranti <strong>di</strong> essere adeguatamente curati anche all’esterno<br />
del circuito me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Sokos, produce un rinforzo dei loro functionings. La migliore capacità <strong>di</strong><br />
azione dei soggetti che ne deriva genera un aumento delle capabilities, ossia la capacità che essi<br />
hanno <strong>di</strong> raggiungere determinati obiettivi e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> condurre una buona esistenza.<br />
Secondo questa interpretazione l’azione <strong>di</strong> Sokos si prefigura fortemente incentrata sull’obiettivo<br />
<strong>di</strong> dare al migrante alcuni strumenti che lo mettano in grado <strong>di</strong> condurre in prima persona e con<br />
consapevolezza i propri rapporti me<strong>di</strong>ci. Infine essa tende ad accrescere l’autonomia dei soggetti,<br />
che smettono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> essere unicamente degli utenti passivi del servizio per acquisire un<br />
maggiore protagonismo e centralità nella gestione del proprio stato <strong>di</strong> salute.<br />
Ma la funzione “dell’azione sanitaria in<strong>di</strong>retta” acquista un significato ulteriore poiché attraverso<br />
un’interazione fortemente <strong>di</strong>alogica, il me<strong>di</strong>co mette in con<strong>di</strong>zioni il migrante <strong>di</strong> capire, e<br />
qualche volta <strong>di</strong> fare propria, la subcultura me<strong>di</strong>ca evitando in tal modo il fenomeno della<br />
“<strong>di</strong>spersione sanitaria”. Questo fenomeno è tutt'altro che marginale. Infatti spesso gli operatori<br />
dei servizi sanitari non verificano la comprensione delle informazioni in possesso del migrante, il<br />
quale fatica a concepire i contenuti <strong>di</strong> una cultura me<strong>di</strong>ca, specialistica e <strong>di</strong> per sé <strong>di</strong>fficilmente<br />
comprensibile. Questa incomprensione delle logiche me<strong>di</strong>che e <strong>di</strong> quelle del sistema sanitario<br />
aumenta con il peregrinare da un me<strong>di</strong>co ad un altro o da un servizio ad un altro senza capirne i<br />
veri motivi. Ciò genera nel migrante frustrazione e rinuncia a continuare le cure fino a giungere<br />
all’abbandono dell’idea stessa <strong>di</strong> cura. 309<br />
In ultima analisi, le abilità e le competenze acquisite dal migrante nel rapporto con i servizi<br />
sanitari, nonché il grado <strong>di</strong> autonomia con cui riesce a gestirle, lo tutelano dall’uscita dal circuito<br />
istituzionale <strong>di</strong> cura, cosa che lo esporrebbe seriamente al rischio <strong>di</strong> cronicizzate stati <strong>di</strong> malattia<br />
e <strong>di</strong> conseguenza lo espone al rischio <strong>di</strong> povertà mancando egli, in quanto irregolare, <strong>di</strong> forme <strong>di</strong><br />
308 A K. Sen definisce i funzionamenti (functionings) come “le <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita che siamo in grado o meno <strong>di</strong><br />
realizzare” mentre definisce “la capacità (capabilities) la nostra abilità a realizzarle” in Sen A. K., Il tenore <strong>di</strong> vita.<br />
Tra benessere e libertà,Venezia, Marsilio, 1993, p. 53<br />
309 Allievi S., “Corpi migranti.Culture, religioni, salute e malattia in una società plurale”, in Guizzar<strong>di</strong> G., Star bene.<br />
Salute, salvezza tra scienza esperienza e rappresentazioni pubbliche, <strong>Bologna</strong>, Il Mulino, 2004 p.308<br />
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