Alma Mater Studiorum â Università di Bologna - Cestim
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clandestinità, a sua volta generatrice <strong>di</strong> precarietà esistenziale e sfruttamento lavorativo. 90 Tutti i<br />
migranti rilasciati o non allontanati, infatti, sono costretti a sopravvivere in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
irregolarità amministrativa e lavorativa esclusivamente nell'economia informale con il suo<br />
corollario <strong>di</strong> sfruttamento e totale assenza <strong>di</strong> garanzie che sappiamo.<br />
Ma qual'è il profilo sociologico del migrante irregolare? Dai risultati <strong>di</strong> una ricerca realizzata nel<br />
2003 dal Dipartimento <strong>di</strong> Economia dell’Università <strong>di</strong> Bari (Survey on Illegal Migration to Italy-<br />
SIMI, a cura <strong>di</strong> M.C. Chiuri, G. De Arcangelis, A. D’Uggento, G. Ferri), 91 veniamo a conoscenza che<br />
tra i migranti intervistati detenuti nei CPT i “richiedenti asilo o rifugiati” sono il 58%, nel 30% dei<br />
casi si tratta <strong>di</strong> “clandestini” (stranieri privi <strong>di</strong> visto o con documenti non più vali<strong>di</strong>), circa il 10% è<br />
“in attesa <strong>di</strong> un decreto <strong>di</strong> espulsione” e solo nel 2% dei casi “in attesa <strong>di</strong> respingimento con<br />
accompagnamento alla frontiera”. L’età me<strong>di</strong>a dell’immigrato irregolare tipo è <strong>di</strong> 27 anni, con<br />
un’alta concentrazione degli intervistati nella fascia tra i 18 e i 30 anni. L'86,4% è uomo, mentre le<br />
donne, che compongono la percentuale rimanente, provengono soprattutto dall'Est Europa. I<br />
migranti, che nel paese <strong>di</strong> origine si <strong>di</strong>stribuiscono equamente tra una provenienza urbana e rurale,<br />
sono stati motivati alla partenza dal loro paese <strong>di</strong> origine da conflitti <strong>di</strong> natura sociale e in misura<br />
ancora maggiore da <strong>di</strong>fficoltà economiche. Buona parte <strong>di</strong> essi era <strong>di</strong>soccupato, mentre un 25%<br />
svolgeva un lavoro impiegatizio e il 15% un lavoro autonomo. Dal punto <strong>di</strong> vista dell'istruzione<br />
posseduta è alfabetizzato l'86% del campione, e quasi la metà ha frequentato la scuola per più <strong>di</strong> 9<br />
anni, mentre il 5% è in possesso <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ploma universitario. Il 31% del campione ha una buona<br />
conoscenza dell’inglese, il 15% del francese e il 14% dell’italiano. Le aspettative <strong>di</strong> guadagno dal<br />
lavoro in Italia (per 3/4 degli intervistati la destinazione del proprio progetto migratorio) si aggirano<br />
tra i 500 e i 1000 dollari, mentre il costo me<strong>di</strong>o del viaggio che li ha portati nel nostro paese è stato<br />
<strong>di</strong> 1800 dollari.<br />
Nel passare ora a descrivere invece quelle che sono le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita dei migranti irregolari<br />
possiamo prima <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong>re che la loro esistenza è attraversata da una grande precarietà che mina<br />
profondamente il loro benessere psicofisico. L’impossibilità <strong>di</strong> accedere regolarmente ad una casa,<br />
per esempio, costringe l’immigrato senza permesso <strong>di</strong> soggiorno a procurarsi un alloggio <strong>di</strong>sagiato<br />
o in cattive con<strong>di</strong>zioni, e ciò determina inevitabili ripercussioni sulla sua salute. La loro <strong>di</strong>fficoltosa<br />
con<strong>di</strong>zione economica è connotata da elementi <strong>di</strong> forte instabilità, quali la mancanza <strong>di</strong> qualsiasi<br />
forma <strong>di</strong> garanzia o possibili situazioni <strong>di</strong> sfruttamento. Anche al migrante irregolare vengono<br />
riconosciuti alcuni <strong>di</strong>ritti: quello alla salute, ovvero alle prestazioni sanitarie ambulatoriali<br />
90 Rahola F., Zone definitivamente temporanee. I luoghi. dell'umanità in eccesso, Verona, Ombre Corte, 2003<br />
91 Nel corso della ricerca sono stati intervistati 920 immigrati presenti irregolarmente sul territorio, ospitati all’interno<br />
<strong>di</strong> 10 centri selezionati tra i Centri <strong>di</strong> Permanenza Temporanea (CPT) e i Centri <strong>di</strong> Accoglienza (CA) presenti in quattro<br />
regioni italiane. Parziali risultati della ricerca si possono leggere in European Migration Network, Irregular migration<br />
in Italy, cit., pp. 36-46.<br />
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