Alma Mater Studiorum â Università di Bologna - Cestim
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materiale informativo. Il personale della segreteria passa con estrema rapi<strong>di</strong>tà da un tipo <strong>di</strong><br />
linguaggio all'altro a seconda del destinatario della comunicazione e comunque i due registri<br />
linguistici non sono mai del tutto separati, creando in tal modo una “doppiezza <strong>di</strong> linguaggio<br />
organizzativo”. Un esempio molto semplice che si può riportare è quello della spiegazione<br />
dell'esistenza e delle funzioni del C.U.P. Il personale della segreteria non nomina il C.U.P. dando<br />
per scontato che il migrante lo conosca, ma ne spiega l'acronimo, l'ubicazione <strong>di</strong> quello più vicino,<br />
gli orari <strong>di</strong> apertura e soprattutto i sevizi che esso offre. Il tratto peculiare <strong>di</strong> questa modalità <strong>di</strong><br />
rapporto con l'utenza è che essa vien vissuta ed interpretata dallo stesso personale come una pratica<br />
del tutto normale, priva <strong>di</strong> qualsiasi carattere <strong>di</strong> eccezionalità. D'altra parte la semplificazione del<br />
linguaggio in uso con i pazienti stranieri non deriva dalla necessità <strong>di</strong> adottare un linguaggio<br />
<strong>di</strong>fferente perché si ha a che fare con in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong>versi, incapaci <strong>di</strong> comprendere il proprio<br />
linguaggio, e per questo inferiori. Essa risponde piuttosto all'esigenza <strong>di</strong> far pervenire il migrante ad<br />
una comprensione piena dei meccanismi che regolano l'accesso ai servizi e il loro funzionamento<br />
cosicché le <strong>di</strong>fferenze non si trasformino in <strong>di</strong>seguaglianze nell'accesso e nell'utilizzo dei servizi<br />
sanitari.<br />
Il valore <strong>di</strong> questa pratica sembra essere colta in pieno anche dagli stessi migranti, che più volte ne<br />
hanno segnalato l'importanza. Riportiamo qui le considerazioni <strong>di</strong> due migranti.<br />
“Una cosa bella è questa che i dottori e anche il personale, tutti sono carini, sono cor<strong>di</strong>ali, ti aiutano, ti<br />
insegnano se non sai “Devi fare così, colà…” ti spiegano bene molte cose. Questa è una cosa molto<br />
importante.” [M15]<br />
“(...) perché non parlavo bene l’italiano come adesso. Ma, ti <strong>di</strong>co, loro sono stati bravi. Mi hanno<br />
spiegato, devi andare, devi fare…mi hanno spiegato e io <strong>di</strong>cevo, ma questa gente, così <strong>di</strong>sponibile e<br />
buona....” [M5]<br />
Capire l'utilizzo del linguaggio organizzativo è quin<strong>di</strong> molto importante poiché esso delinea una<br />
parte fondamentale del fare organizzazione. Riguardo a Sokos le tipologie <strong>di</strong> linguaggio<br />
precedentemente descritte e il modo in cui vengono impiegate, delineano un servizio aperto e<br />
<strong>di</strong>sponibile a comprendere le esigenze del paziente mettendosi a sua <strong>di</strong>sposizione. In questo Sokos<br />
<strong>di</strong>fferisce dalle pratiche in uso presso altri servizi sanitari, in cui è il migrante il soggetto che si deve<br />
conformare alle procedure me<strong>di</strong>co-burocratiche del servizio sanitario e ne deve imparare il<br />
linguaggio. Quello che ci preme sottolineare qui è il vantaggio che lo stile comunicativo <strong>di</strong> Sokos<br />
produce per i pazienti stranieri. Il tempo de<strong>di</strong>cato a ciascun migrante per spiegargli in dettaglio<br />
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