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Alma Mater Studiorum – Università di Bologna - Cestim

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Un'immigrazione regolare fatta <strong>di</strong> lavoratori e famiglie che fruiscono al pari della popolazione<br />

italiana del sistema dei servizi pubblici nei settori della sanità e della scuola, e che presentano<br />

ambiti <strong>di</strong> fruizione più specifici: è il caso dei servizi sociali o del mancato utilizzo <strong>di</strong> quelli de<strong>di</strong>cati<br />

agli anziani a causa della struttura demografica della popolazione immigrata, <strong>di</strong> gran lunga più<br />

giovane <strong>di</strong> quella autoctona.<br />

1.4 'immigrazione irregolare<br />

Ai fini <strong>di</strong> rendere più completa l'analisi contenuta nella ricerca empirica che va a costituire la<br />

seconda parte <strong>di</strong> questo scritto, proviamo qui <strong>di</strong> seguito a delineare il fenomeno dell'immigrazione<br />

irregolare nelle sue componenti principali: le politiche <strong>di</strong> contrasto e contenimento<br />

dell'immigrazione clandestina a livello europeo e nazionale e le conseguenze che queste politiche<br />

hanno sulla vita dei migranti, arrivando così a descrivere gli aspetti propri della con<strong>di</strong>zione del<br />

migrante irregolare in Italia che,come avremo modo <strong>di</strong> vedere, sono strettamente correlate con le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e la possibilità <strong>di</strong> accesso ai servizi sanitari.<br />

Il controllo dei flussi migratori <strong>di</strong>retti verso le regioni europee più ricche è <strong>di</strong>venuto per i paesi <strong>di</strong><br />

destinazione <strong>di</strong> questi flussi una questione rilevante dall'inizio degli anni '70 dello scorso secolo in<br />

poi. Tale questione si è fatta più acuta nei primi anni '90, dopo la caduta del muro <strong>di</strong> Berlino,<br />

quando i cambiamenti politici e sociali nell'Est Europa sembravano aver allentato le maglie del<br />

controllo sulla mobilità delle donne e degli uomini che da queste regioni tentavano <strong>di</strong> spostarsi<br />

verso migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita.<br />

E' proprio dagli anni '70 quin<strong>di</strong>, periodo nel quale il declino industriale europeo si accompagna ad<br />

un riassetto economico secondo i canoni neoliberisti della globalizzazione, che comincia farsi<br />

strada nelle politiche migratorie l'idea che le migrazioni siano “un fenomeno antagonista rispetto al<br />

nuovo or<strong>di</strong>ne economico, sociale e politico” 71 . Questo perché il modello economico che si sta<br />

imponendo nelle società europee economicamente più avanzate si è creato a partire da fenomeni <strong>di</strong><br />

riorganizzazione produttiva che richiedono comunque quantità importante <strong>di</strong> manodopera che in<br />

parte viene ancora impiegata nello sviluppo industriale, specie in alcuni settori produttivi, 72 e in<br />

altra parte viene spezzettata e <strong>di</strong>stribuita tra i lavori – nel settore terziario- in posizioni subor<strong>di</strong>nate<br />

all'interno <strong>di</strong> quei settori lavorativi che forniscono servizi necessari a forme <strong>di</strong> produzione<br />

71 Palidda S., “Le migrazioni come crimine”, in Basso P. Perocco F., Immigrazione e trasformazione della società, cit.,<br />

p. 63.<br />

72 Questo fenomeno è particolarmente sviluppato in alcune aree d'Italia ,specie nei <strong>di</strong>stretti industriali. E' il caso del<br />

Nord Est, dove i migranti rappresentano ormai in numerosi settori quali la manifattura l'ossatura centrale del lavoro<br />

operaio specializzato o non specializzato, qualificato o non qualificato.<br />

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