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dato una bella lezione.»
«Sì, con la frusta o con i pugni.»
«No,» arrossì Alaric «perdonatemi milady, ma se avessi
saputo prima come mi sarei sentito stamani, avrei preferito
essere fustigato.»
Raina era stupita. Non poteva essere vero! Rutledge si
era vantato di come aveva punito Alaric, si era vantato della
sua crudeltà, e in realtà non aveva fatto niente? «Vuoi dirmi
che non ti ha toccato nemmeno con un dito?»
Alaric scosse il capo. «Mi ha solo fatto una bella lavata di
capo.» Si toccò piano le tempie. «E mi ha fatto bere un po'
troppo.»
Raina strizzò gli occhi. Come osava lasciarle credere che
fosse un mostro? Come aveva osato lasciarla sulle spine
tutta la notte a preoccuparsi per Alaric, quando gli aveva
solo fatto una predica e lo aveva traviato con il vino? Raina
non sapeva dire cosa la facesse infuriare di più: il fatto che
lui le avesse permesso di insultarlo o il fatto che lei gli
avesse creduto.
Non si rese nemmeno conto che Alaric se n'era andato.
Lo sentì mormorare «Col vostro permesso» ma era troppo
presa dai suoi pensieri per rispondergli.
Quindi, non solo quel farabutto si era preso gioco del suo
desiderio per lui, ma aveva anche cercato di farle credere,
così come a tutti gli altri abitanti della fortezza, che era
molto più pericoloso di quanto in realtà non fosse. Non
vedeva l'ora di fargli sapere che, per una volta, non l'avrebbe
presa in giro.