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Merrick.»
Seguì un lungo silenzio. Raina sapeva che l'anziano
guaritore la stava osservando, sembrava quasi che stesse
combattendo contro quanto stava per dire. «Potrai anche
essere la guaritrice, ma non è tutta la verità, eh? Scommetto
che sei anche la sua amante, ma c'è qualcosa di più che mi
sfugge…»
«Mi preoccupo molto per lui» ammise Raina.
«Ah!» replicò Merrick soddisfatto. «Allora le tue tenere
attenzioni hanno fatto bene anche a qualcun altro oltre che
al povero Alaric.»
«Che intendete dire?»
«Che Gunnar è diventato più gentile. L'ho visto nel suo
sguardo quando è venuto a Wynbrooke qualche giorno fa e
adesso è ancora più evidente. Al ragazzo che conoscevo
importava solo di sé stesso e dell'odio che provava.»
«Il ragazzo? Conoscete Gunnar da quando era un
bambino?»
«Sì. L'ho conosciuto prima… e dopo…»
«L'assedio» Raina finì la frase per lui.
«Non è stato un assedio» sussurrò teso Merrick. «È stato
un massacro.»
La pena che traspariva dalla voce del guaritore fece
chiudere gli occhi a Raina. Anche in questo caso, il tempo
non era riuscito a cancellare i ricordi. «Merrick, cos'è
successo quel giorno?» chiese Raina preparandosi ad
affrontare la verità. «E vi prego di raccontarmi tutto.»