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Raina era quasi emozionata al pensiero di essere convocata
per preparare il pranzo. La mattinata era passata in fretta
nonostante l'avesse trascorsa con Agnes a rammendare capi
che non potevano più essere rammendati. La vecchia strega
non le aveva rivolto la parola e nemmeno Raina aveva
provato a conversare, per paura di scoprire che tutta la
fortezza era a conoscenza della gita mattutina che aveva
fatto al lago in compagnia del loro lord.
Raina aveva lavorato tutto il giorno in silenzio poi,
seguendo gli ordini di Agnes, andò con lei in cucina per
aiutarla a preparare la cena, il pasto più importante della
giornata. Durante la battuta di caccia mattutina, gli uomini
di Gunnar avevano preso due lepri che erano state aggiunte
allo spezzatino di cervo. Il pasto era arricchito da pane
fresco e formaggi che riempivano la cucina di un profumino
da far venire l'acquolina in bocca.
Raina portò nel salone un grande vassoio seguita passo
passo da Agnes. Gli uomini erano stranamente più
tranquilli del solito, disciplinati. Non c'erano cani che le
saltavano addosso per rubare il cibo, né si nascondevano
sotto i tavoli. In effetti, il salone aveva un aspetto più che
decoroso: tutta la paglia vecchia e ingiallita era stata
spazzata via e sul pavimento non c'erano avanzi di cibo né
stoviglie dimenticate. Raina si chiedeva come mai
all'improvviso fossero tutti così educati; come mai fosse
tutto così in ordine. E poi lo vide.
Rutledge sedeva al suo posto, sopra la pedana. Si era
tagliato la barba e aveva indossato una veste color crema
con un solo rattoppo. I lunghi capelli neri gli si arricciavano