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«Nostro padre» sussurrò lui. Non appena formulò quelle
parole, la sua spavalderia si smorzò, ma nonostante questo
si prese gioco di esse. «Ha mai fatto altro per me, se non
allontanarmi da lui e negarmi quanto mi spettava di
diritto?»
Raina si sentì ferita dall'amarezza di quelle parole. Suo
padre non le aveva mai negato il suo amore, ma le aveva
tenuta nascosta la verità. «Da quanto lo sapevi, Nigel?»
Nigel contrasse le labbra in una smorfia e poi sospirò
pesantemente. Tentò di ridere ma non ci riuscì. «Da quando
quella puttana che mi ha messo al mondo ha capito che
avrebbe potuto ferirmi rivelandomelo.»
«Se lo hai sempre saputo, perché hai deciso di tenermelo
nascosto?»
«Lui mi fece promettere di non dirtelo. Mi disse che mi
avrebbe tagliato la gola se ti avessi raccontato che era stato a
letto con una puttana contadina.»
«Quindi mio pa…» Raina chiuse per un attimo gli occhi
davanti a questo nuovo tradimento. «Quindi anche lui
sapeva che eri suo figlio?»
«Sì. Lo sapeva e mi odiava per questo. Mi sono chiesto
migliaia di volte perché non si è mai sbarazzato di me.
Lasciarmi vivere in casa sua è stata una tortura ben
maggiore. Lo odiavo ogni giorno di più, perché ogni giorno
ero costretto a vedere la portata di quanto aveva deciso di
negarmi.» All'improvviso Nigel la guardò con gli occhi pieni
di un'emozione che Raina non riuscì a identificare. Poi la
sua voce si fece dolce, carica di dolore. «Avrei voluto odiare
anche te. Dio solo sa se ci ho provato, ma tu sei sempre
stata buona con me, mi hai sempre trattato come un vero
amico.» Così dicendo, Nigel allungò una mano per
accarezzarle il viso e poi con le nocche le sfiorò un braccio.
«Prima che me ne accorgessi, mi ero già innamorato di te.»
Raina pensò di aver capito male; sperava di aver capito