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suo cavallo facendolo impennare. La bestia nitrì
scalpitando, mentre Nigel gridava ai suoi uomini di
fermarsi. Fece girare il cavallo e sguainò la spada.
La corda di un arco venne tesa e una freccia tagliò l'aria.
«No!» gridò Raina alzandosi in piedi. «Nigel, è una
trappola!»
Non appena ebbe gridato queste parole, una freccia colpì
la spalla sinistra di Nigel, che gridò di dolore. Anche Raina
trasalì, ma non sapeva dire se il suo dolore fosse dovuto alla
vista della ferita di Nigel o piuttosto a Rutledge, che le
stringeva ancora di più il braccio.
Con uno strattone, Rutledge la fece cadere a terra e
sguainò la spada. «Resta qui!» le ordinò, e con un balzo
oltrepassò i cespugli per gettarsi nella mischia.
Raina si accovacciò e osservò la radura, in cui
all'improvviso si era scatenata una violenta battaglia.
Piovevano frecce ovunque, da dietro gli alberi e tra i
cespugli, e due degli uomini di Nigel rimasero feriti. Poi fu
la volta di uno degli uomini di Rutledge, che cadde
trapassato dalla spada di uno dei cavalieri di Norworth, e di
un secondo guerriero, cui toccò la stessa sorte. Raina
cercava di scorgere Rutledge o Nigel in mezzo a quella
carneficina, ma non riusciva a vederli nella confusione della
battaglia.
Dietro un albero poco distante da lei qualcosa si mosse.
Raina sapeva che si trattava di Nigel, ma anche Rutledge lo
sapeva, perché proprio in quel momento si diresse verso
Raina con la spada sguainata.
Raina rabbrividì davanti alla figura inquietante di
Rutledge. Era determinato a scovare Nigel, e lei sapeva che
se ci fosse riuscito l'avrebbe ucciso davanti ai suoi occhi,
proprio come presto avrebbe ucciso suo padre.
Era una situazione terribile, e Raina era così sconvolta
che non si accorse di essersi allontanata dal suo