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messaggio al tuo lord. Credo che il tuo cadavere sarebbe un
messaggio abbastanza chiaro.»
Raina fece un passo in avanti, ma Rutledge la fermò con
uno sguardo. «Nigel, vattene» lo pregò. «Mi terrà con sé
comunque.» Lanciò a Rutledge un'occhiata feroce. «Sa
perfettamente che senza di me non arriverà mai a ottenere
quello che vuole.»
«La signora è saggia, Nigel. Ti consiglio di darle ascolto.»
Si spostò verso uno dei suoi uomini. «Dagli dei cavalli.»
L'uomo annuì e corse a recuperare il cavallo bianco di
Nigel. «No,» gli disse Rutledge «non quello. Un cavallo
meno vigoroso sarà più che sufficiente.»
«Figlio di…» sbottò Nigel mentre gli portavano un
cavallo malconcio. «In sella a questo ronzino ci metterò il
doppio del tempo ad arrivare a Norworth!»
«Allora farai meglio a metterti in viaggio subito.»
«Che stupidaggine è mai questa?» chiese Nigel mentre
diventava rosso in viso.
«Voglio solo essere sicuro che eseguirai i miei ordini e
che non ti venga voglia di seguirci. In questo modo avrai
tutto il tempo per tornare a Norworth e recapitare il mio
messaggio a d'Bussy.»
«Maledetto ladro.» Nigel fissò Rutledge e poi Raina. Si
fermò a guardarla per quella che, temeva, sarebbe stata
l'ultima volta.
«Non preoccuparti per me» cercò di rassicurarlo Raina.
«Di' a mio padre che gli voglio bene e che ci rivedremo
presto.»
Lo sguardo di Nigel l'attraversò e poi si voltò verso
Rutledge. «Ricordati le mie parole: pagherai con la vita
quello che stai facendo.»
«L'ho già fatto» gli rispose secco Rutledge.
In pochi minuti, Nigel e il cavaliere che lo accompagnava
furono messi in sella ai cavalli e mandati via.