Scaricare - Condividere un file PDF

avrebbero mai più dovuto separarsi. Gunnar l'aveva
avvertita di quanto fossero pericolosi i sogni, ma il suo
stupido cuore si rifiutava di ascoltarlo… anche in quel
momento.
Dal corridoio arrivò il rumore di passi che si
avvicinavano. «Scusate, milady,» disse Agnes «vi stanno
aspettando.»
Riluttante, Raina fece appello a tutto il suo coraggio e
uscì. Non era ancora partita e già sentiva la mancanza di
Gunnar; aveva già iniziato a piangere per averlo perso.
Mentre scendeva le scale verso la corte interna, si sentì
pungere il viso da un'aria umida e fredda e il cielo era grigio
piombo. Camminò a testa alta, nonostante avesse il cuore
pesante.
Cedric e Wesley la stavano aspettando. Wesley teneva le
redini del cavallo sauro di Alaric che era stato preparato per
Raina. Lei era immobile, pietrificata ai piedi delle scale,
incapace di muovere un passo verso di loro. Dio, l'unica
cosa che voleva era tornare di corsa nella sua stanza e
chiudersi lì per sempre. Agnes, che era dietro di lei, le diede
una piccola spinta. «Andate ora, milady» le sussurrò e le
rivolse un sorriso pieno di calore.
Lentamente, Raina prese a camminare verso i cavalli,
passando accanto a tutti i volti che aveva imparato a
conoscere e ad amare: Rupert, il giovane e timido paggio, le
sorrise; Odette e Dorcas le augurarono di arrivare sana e
salva a casa e di vivere una bella vita; gli uomini che
l'avevano fatta ballare la sera prima la salutarono con parole
gentili.
Poi passò davanti a Merrick, che la abbracciò. Raina si
lasciò andare nel suo abbraccio, respirando a fondo l'odore
di erbe che gli impregnava la barba e i vestiti. «Non tradirà
la tua fiducia» le sussurrò. «Anche se non è capace di
dirtelo, ti ama.» Quando Raina si sciolse dal suo abbraccio,