Guida 2003-2004. Corsi di laurea 251 Il corso intende giungere alla realizzazione di una piccola presentazione multimediale di un fumetto di P. Jacobs inserendo nel percorso testi, immagini fisse e in movimento, suoni Il fumetto in CD Bibliografia G. ROSENZWEIG, Director 8 e Lingo, Milano, Apogeo, 2000, oppure appunti dalle lezioni Modalità d’esame. L’esame verterà sul commento e l’analisi di un breve percorso multimediale realizzato dal candidato con una delle versioni del prodotto citato. Docente Giorgio Brianese Dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze e-mail: brianese@unive.it II semestre Propedeutica filosofica GIORGIO BRIANESE (Mestre, 1958) si è laureato in Filosofia all’<strong>Università</strong> di Venezia e perfezionato in Metodologia della ricerca filosofica e Filosofia delle scienze all’<strong>Università</strong> di Padova. Ha insegnato per oltre dieci anni filosofia e storia nei Licei e dal 1996 è ricercatore di Filosofia teoretica; nel 2002 ha conseguito l’idoneità come professore associato di Filosofia teoretica. Ha pubblicato lavori su Michelstaedter, Popper, Descartes, Nietzsche, Platone, Gentile e Dostoevskij ed è condirettore delle collane di classici filosofici Analyse (Zanichelli), Sentieri della filosofia e Sentieri della pedagogia (Paravia). I suoi attuali interessi di ricerca sono rivolti in particolare a Schopenhauer e Dostoevskij. Propedeutica filosofica. Ossia "introduzione alla filosofia". Disciplina anomala, forse paradossale: percorre un cammino che, praticando la filosofia, s’avvicina a passi lenti ai grandi temi filosofici, con la pretesa di guardare al nostro tempo in modo non ingenuo e saggiarne il valore. I Modulo Parole della filosofia: libertà-volontà; ragione-passione; teoria-prassi; verità-destino La filosofia occidentale sembra avere per sua natura a che fare con la parola, con il discorso; la "meraviglia" - dalla quale, secondo Aristotele, essa sarebbe scaturita - si concretizza nell’articolazione di una domanda: è essa stessa domanda, e produce discorso. Il primo modulo del corso (che ha una sua configurazione autonoma e può essere frequentato anche indipendentemente dal secondo modulo, sebbene quest’ultimo ne costituisca una sorta di messa a fuoco in relazione a tre grandi pensatori del XIX secolo) intende riflettere su alcune delle parole intorno alle quali si è articolata la pratica della filosofia, con particolare - anche se non esclusiva - attenzione al pensiero moderno e contemporaneo. Bibliografia Appunti dalle lezioni. Gli studenti impossibilitati a frequentare li sostituiranno con la lettura attenta di: E. SE- VERINO, Lezioni sulla politica. I Greci e la tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano, Marinotti Edizioni, 2002 Gli studenti iscritti all’ordinamento quadriennale (per i quali questo primo modulo costituisce la parte generale del corso) li integreranno con S. NATOLI, Progresso e catastrofe.
252 <strong>Università</strong> <strong>Ca</strong>’ Foscari Venezia - Lettere e filosofia Dinamiche della modernità, Milano, Marinotti Edizioni, 1999 (o, in caso di particolari esigenze, con altro testo da concordare preventivamente con il docente) Indico qui di seguito, in via provvisoria e puramente orientativa, alcuni autori e testi ai quali le lezioni faranno riferimento. La bibliografia per l’esame sarà indicata all’inizio del corso e precisata anche in relazione all’andamento delle lezioni: H. BERGSON, L’evoluzione creatrice, a cura di F. Polidori, Milano, Cortina Editore, 2002; S. FREUD, Il perturbante, in ID., Psicoanalisi e vita quotidiana, Milano, Mondadori, 1991, pp. 617-657; M. HEIDEGGER, Il nichilismo europeo, a cura di F. Volpi, Milano, Adelphi, 2003; C. MI- CHELSTAEDTER, La persuasione e la retorica, a cura di S. <strong>Ca</strong>mpailla, Milano, Adelphi, 1982; H. MARCUSE, L’uomo a una dimensione, a cura di L. Gallino, Torino, Einaudi, 1999; E. MONTALE, Ossi di seppia, in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Milano, Mondadori, 1990; L. PAREYSON, Ontologia della libertà, Torino, Einaudi, 1995; G. PASQUA- LOTTO, East & West. Identità e dialogo interculturale, Venezia, Marsilio, 2003; L. PERISSI- NOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2002; L. PIRANDELLO, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, in Tutti i romanzi, a cura di G. Macchia e M. Costanzo, Milano, Mondadori, 1973, vol. II, pp. 512-735; P. RICOEUR, La memoria, la storia, l’oblio, Milano, Cortina Editore, 2003; R. RORTY, La filosofia e lo specchio della natura, a cura di D. Marconi e G. Vattimo, Milano, Bompiani, 1986; A. SCHOPEN- HAUER, La libertà del volere umano, a cura di C. <strong>Ca</strong>labi, Milano, Bruno Mondadori, 1998 (oppure a cura di C. Vasoli, Roma-Bari, Laterza, 1981); E. SEVERINO, La filosofia contemporanea, Milano, Rizzoli, 1986; E. SEVERINO, La buona fede, Milano, Rizzoli, 1999; I. VA- LENT, Dire di no. Filosofia, linguaggio, follia, Cosenza, Teda Edizioni, 1995; S. VELOTTI, Storia filosofica dell’ignoranza, Roma-Bari, Laterza, 2003 Gli iscritti all’ordinamento quadriennale che intendono iterare l’esame possono sostituire la bibliografia prevista per la parte generale (I modulo) con un breve elaborato scritto (10-15 cartelle) da discutere in sede d’esame; argomento e bibliografia vanno concordati con congruo anticipo con il docente. Per gli iscritti all’ordinamento triennale è prevista l’iterazione del solo secondo modulo. II Modulo Scoperta e vicende del sottosuolo: Dostoevskij, tra Schopenhauer e Nietzsche Dostoevskij – uno dei «più bei casi fortunati» della vita di Nietzsche, lo «psicologo» grazie al quale egli riusciva a comprendere se stesso – ha disegnato figure che «hanno nei pensieri, nelle azioni, il colore del sottosuolo» (F. Nietzsche, Crepuscolo degli idoli) e ha colto il legame che unisce morte di Dio, nichilismo e destino dell’uomo. L’immagine dell’uomo che lo sguardo appassionato di Dostoevskij ci restituisce è tutt’altro che rassicurante: un uomo che fatica a mantenere la propria identità, gettato in mondo nel quale sembra sovente abbandonato a se stesso, dilaniato da forze contrastanti, straziato dalla tentazione, dal male, dalla follia; un uomo «capace di mescolare insieme i più opposti contrari che immaginar si possa» e di «affondare lo sguardo» in due abissi contrapposti (Dostoevskij, I fratelli Karamazov); un uomo, in breve, che vive la lacerazione della contraddizione. Alle spalle di Dostoevskij (e di Nietzsche) c’è Schopenhauer, il pensatore che, nel modo più disincantato, ha saputo smascherare – prima di Nietzsche, di Marx, di Freud – la sicurezza a volte arrogante della ragione, scorgendo nella volontà, che ne produce le figure visibili, la verità del sottosuolo. Di qui l’esigenza di riflettere sul primato schopenhaueriano della volontà, non solo per meglio comprendere Dostoevskij e Nietzsche, ma anche per gettare uno sguardo dentro di noi e nel nocciolo profondo del mondo che abitiamo,