Insegnamenti - Università Ca
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Guida 2003-2004. Corsi di laurea 319<br />
L’Invenzione scenica nell’azione drammatica e registica (in omaggio a Maria Teresa<br />
Muraro)<br />
A. Architettura di un Corso di formazione on line: sistema cognitivo e costruzione di<br />
una ‘base di dati’ (risorse d’archivio) idonea ed adeguata a rappresentarlo:<br />
Il lavoro filologico: il reperimento delle fonti; adeguatezza qualitativa e quantitativa. - Il<br />
lavoro metodologico (v. anche parte monografica): segmentazione e articolazione dei dati;<br />
l’esplicitazione dei punti di vista-criteri di studio, la loro definizione e la moltiplicazione<br />
delle loro possibilità applicative; la riarticolazione reticolare dei testi; la rigorizzazione<br />
terminologica e la sistematizzazione dei dati: autonomia e correlazioni possibili, suddivisione<br />
e raggruppamento; la creazione di index di criteri; la costruzione del modello di tela<br />
ipertestuale; l’individuazione di livelli analitici pertinenti; le parti e il sistema;<br />
l’elaborazione di documenti metatestuali capaci di esplicitare i rapporti possibili tra segmenti<br />
testuali e criteri di studio. - Il lavoro tecnologico: dall’acquisizione dei dati alla creazione<br />
dei documenti ipertestuali e testuali; l’implementazione delle tele ipermediali e<br />
degli archivi collegati.<br />
B. Elaborazione di metadati sui principi e i criteri della progettazione scenografica:<br />
1. Delimitazione scenica (cornice del dispositivo materiale). 2. L’impianto visivo (apparati<br />
della bidimensionalità o tridimensionalità; presenza di multipartizioni, vie di accesso,<br />
praticabili). 3. La struttura degli elementi scenici (scenografia e oggetti): materia, colore,<br />
forme, dimensioni, piani prospettici, mobilità, componibilità, quantità, macchinerie per<br />
effetti speciali, oggetti (caratterizzazione ambientale aut interpretativa dell’ambiente, polifunzionalità,<br />
uso fabrile aut simbolico, il corpo come apparato). 4. Significanti comunicativi<br />
ed estetica (corrispondenze aut divergenze drammaturgiche: ambientazione temporale,<br />
illusionismo e convenzioni, stilemi e retoriche, citazioni ed eredità, adeguamento alla<br />
drammaturgia e alla regia).<br />
All’interno del programma sono previsti tre confronti con gli scenografi Lauro Crisman,<br />
Antonio Fiorentino, Massimo Checchetto.<br />
Bibliografia<br />
Estratti selezionati per interesse da: R. LORI, Il lavoro dello scenografo, Gremese editore,<br />
2000; B. MELLO, Trattato di scenotecnica, De Agostani, 1999.<br />
Voci pertinenti da: P. PAVIS, Dizionario del teatro, Zanichelli, 1998; S. MAZZANTI, Luce in<br />
scena, Editrice “Lo scarabeo”, 1998; V. DEL PRATO, Manuale di scenografia, La Nuova Italia<br />
Scientifica, 1990; M. I. BIGGI (a cura di), L’immagine e la scena, Marsilio Editori, 1992;<br />
F. MANCINI, M. T. MURARO, E. POVOLEDO (a cura di), Illusione e pratica teatrale, Neri<br />
Pozza Editore, 1975; C. E. RAVA (a cura di), Scenografie del Museo Teatrale alla Scala dal<br />
XVI al XIX secolo, Neri Pozza Editore, 1965.<br />
Propedeuticità. È consigliabile frequentare nel I semestre il corso di Teoria e storia delle politiche<br />
culturali di massa in quanto la parte generale, inerente l’architettura di un corso di<br />
formazione on line, fornisce competenze autoriali e tecniche (sui software) utili a sviluppare<br />
corsi di e-learning.<br />
Modalità d’esame. Discussione di un elaborato di ricerca (su carta o su supporto elettronico)<br />
relativo all’analisi e alla classificazione delle soluzioni scenografiche ideate per una<br />
certa opera lirica (a scelta dall’EduMediaTeca del Teatro La Fenice), con indicizzazione<br />
dei documenti multimedimediali di esempio. Modalità di frequenza. Una lezione di 3 ore a<br />
settimana per l’intero II semestre (30 ore + esercitazioni laboratorio). Nota Bene. Il corso