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Registro missive n. 5 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Mandamo lì Papi, nostro camorero exhibitore de questa, per vedere uno roncino, como<br />

intenderiti da luy. Pertanto vogliati essere con lo patrono et fare el pretio d’esso roncino et<br />

poy farlo dare ad esso Papi, promettendo vuy per nuy de quello montarà, et fati ch’el<br />

patrono mande uno con lo <strong>di</strong>cto Papi qui da nuy che li farimo dare li denari. Et non volendo<br />

mandare niuno, avisatene che ve mandarimo li <strong>di</strong>nari a vuy.<br />

Belzoyosii, xvii octobris 1451.<br />

Cichus.<br />

973<br />

FRANCESCO SFORZA SCRIVE A NICCOLÒ DE PALUDE DELLA SUA SORPRESA PER LA SUPPOSTA<br />

LETTERA DUCALE DATA A QUELLI DAL BOSCO CON CUI SI CONSENTIVA CHE GLI ARATORI<br />

FORESTIERI POTESSERO PORTARE FUORI DAL TERITORIO IL LORO GUADAGNO.<br />

Nicolao de Palude.<br />

1451 ottobre 17, Belgioioso.<br />

Havemo recevuto le toe lettere et inteso quanto per esse ne scrivi dela lettera hanno<br />

obtenuta quilli dal Boscho, che li aratori foresteri possano condure le brazate loro, cioè el<br />

guadagno loro, fora del territorio nostro, la qual lettera è signata Iohannes de Amelia.<br />

Respondendo te <strong>di</strong>cemo che ne siamo molto maravigliati de questo, perché nuy non<br />

commissemo may tal lettera. Et nostra intencione non è, né volimo che observi punto <strong>di</strong>cta<br />

lettera perché semo certi, como tu <strong>di</strong>ci, che sotto questo se faria dele fraude asay, ma<br />

volimo bene che se venisse da nuy como ale fiate gli venero uno o doy che retornassero<br />

poy indreto cum nostra licentia de non condure tale brazate, osia guadagno se tu gli la<br />

observi. Et questa è la nostra intencione la qual observeray.<br />

Belzoyosii, xvii octobris 1451.<br />

Iohannes.<br />

974<br />

FRANCESCO SFORZA SCRIVE A CATERINA DA” CAMPOFRIRUGOXO “ CHE NON OCCORRE CHE LO<br />

RINGRAZI PER AVER FATTO LEVARE I FANTI DEL MARCHESE GIACOMO AMBROGIO MALASPINA DA<br />

LUXOLO, CHE ERANO NEL SUO CASTELLO DI LAULA (AULLA).<br />

1451 ottobre 18, Belgioioso.<br />

237v Domine Catherine de Campofrirugoxo.<br />

Havimo recevuto una vostra lettera per la quale ne refereti gratia della opera havimo facta<br />

in fare levare quelli fanti erano venuti con Iacomo Ambroxo, marchexe Malaspina de<br />

Luxolo, nel vostro castello de Laula. Ve <strong>di</strong>cimo ch’el rengraciare è superfluo perché le cose<br />

vostre reputamo nostre, et quella opera facemo nele cose vostre tenemo farla nelle nostre<br />

proprie. Siché de questo non accade ne rengraciati neanche ve ce offeriate, perché quella<br />

stima facimo dele cose vostre et delli vostri figlioli che facimo dele altre nostre proprie, et<br />

cossì ne offerimo sempre apparecchiati et de bona voglia, como ad bocha ve refferirà più<br />

largamente Conra<strong>di</strong>no da Pontremulo, exhibitore presente, al quale vogliati dare in ciò<br />

piena fede.<br />

Belzoyosii, xviii octobris 1451.<br />

Cichus.<br />

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