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Registro missive n. 5 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Nuy havimo inteso per toe lettere quanto tu hay reportato da domino Aluyso Boleri, et de<br />

tucto remanemo molto contenti et piaceni summamente li avisi. Et cossì volimo che tu gli<br />

scrivi che nuy havimo havuto gratissimi, ultra quam <strong>di</strong>ci posset, li acor<strong>di</strong> et avisi suoi,<br />

rengraciandoli singularmente per nostra parte, extendendote in regraciarlo quanto te<br />

parerà, como saperay ben fare, recordandoli che aliquando gli mandaremo deli nostri per<br />

intendere quanto se <strong>di</strong>ce et fa de là. Ala parte dela soa littera, nuy non ce recordamo may<br />

haverla havuta, non<strong>di</strong>meno, cum primum se trovarimo a Lo<strong>di</strong>, faremo vedere et cercare in<br />

le filze, et trovandose, ne farimo aviso. Al facto dela citadella, volimo che faci fornire presto<br />

ogni cosa che gli restasse ad fare, provedendo maxime che gli siano lochi per reponere le<br />

municione. Et facto questo, an<strong>di</strong>ray dreto a far fare el beale, che siamo certi, se tu gli meti<br />

mano, se fornirà presto infra octo dì, siché non gli è de perdere tempo, siando de quella<br />

importancia et fructo et utilità che l'è. Et quando haveray finite queste cose, volimo che tu<br />

vegni da nuy, perché te volimo mandare a Parma ad far fare uno altro lavorerio. Ala parte<br />

dele insolencie et inobe<strong>di</strong>encie de quilli provisionati, ne maravigliamo che tu ne scrivi de<br />

questo et, che con inteligencia del capitaneo, tu non gli punissi. non<strong>di</strong>meno nuy scrivemo<br />

et al capitaneo et ali provisionati quanto bisogna.<br />

Cremone, xxiii novembris 1451.<br />

Cichus.<br />

1183<br />

FRANCESCO SFORZA SCRIVE AL CAPITANO DELLA CITTADELLA DI ALESSANDRIA CHE VUOLE<br />

SAPERE QUANTE MUNIZIONI HA E IN QUALE STATO SI TROVINO. RIMPROVERA IL CAPITANO PER IL<br />

PESSIMO COMPORTAMENTO DEI PROVISIONATI, STUPENDOSI CHE EGLI NON INTERVENGA A<br />

PUNIRLI.<br />

296v Capitaneo citadelle Alexandrie.<br />

1451 novembre 23, Cremona.<br />

Per sapere quanto sia facto circa l'or<strong>di</strong>nacione de quelle nostre citadelle, volimo che tu ne<br />

avisi e man<strong>di</strong> in nota tucte le municione che ce sonno et como stanno et che et como,<br />

perché Petro Acceptante ne ha <strong>di</strong>cto haverli ben provisto. Ceterum siamo informati che<br />

quilli nostri provisionati se portano molto male, senza regula veruna, inobe<strong>di</strong>enti et<br />

scandalosi, et che toglino el ligname da brusare et impe<strong>di</strong>sseno li lavoreri et fanno ogni<br />

male. Del che ne maravigliamo che tu gli lo comporti, maxime havendote or<strong>di</strong>nato e scripto<br />

che, facendo cosa che da far non sia, tu gli punisse, como quello che te gli havimo dato per<br />

superiore. Pertanto de novo te <strong>di</strong>cemo che se, dala recevuta de questa inante, faranno el<br />

simile et non se remendano et te obe<strong>di</strong>scano, tu gli faci debita punicione. Et cossì scrivemo<br />

ad loro provisionati in modo che ne posseno intendere.<br />

Cremone, xxiii novembris 1451.<br />

Cichus.<br />

1184<br />

FRANCESCO SFORZA SCRIVE A GIACOMO DA CREMA, UFFICIALE DELLE MUNIZIONI DI PAVIA, CHE<br />

GLI MANDA BARTOLOMEO DA CREMONA AL QUALE DEVE PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE,<br />

CREDENDO A QUANTO GLI DIRÀ.<br />

1451 novembre 23, Cremona.<br />

Iacobo de Cremma, offitiali munitionum Papie.<br />

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