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Registro missive n. 5 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Per una vostra, data a xxiii del presente, restamo avisati della casone per la quale haveti<br />

dato a quelli da Gaglià li xxxi cavallo, <strong>di</strong> quali se lamentano. Et circha de ciò non <strong>di</strong>cimo<br />

altro se non che haveti facto bene a dargli li <strong>di</strong>cti cavalli, poychè cossì gli tocha per lo<br />

compartito, et cossì scrivimo a loro che li debiano acceptare. Non possemo se non<br />

maravigliarci de vuy grandemente, messer Baptista, che fina al presente dì non habiati<br />

rescessi a dala comunità nostra de Novara li denari del carro a ley taxato et etiam<strong>di</strong>o li 77<br />

bislachi <strong>di</strong> quali è debitrice per lo passato, et certo haveti in questo usato una grande<br />

negligentia, che non era già conveniente né conforme a l'opinione quale habiamo <strong>di</strong> facti<br />

vostri. Però ve committiamo et volimo provedati omnino che li <strong>di</strong>cti denari siano pagati et<br />

non siano più menati in longo, perché ne pare li habiamo aspectati assay, mettendo in<br />

questo ogni stu<strong>di</strong>o et <strong>di</strong>ligentia vostra et facendo in modo che non possiati essere più<br />

imputati da noy, avisandove che de questo ne scrivimo anchora ad essa comunità de<br />

Nova[ra].<br />

Cremone, xxvii novembris 1451.<br />

Cichus.<br />

a sta per riscossi<br />

1222<br />

FRANCESCO SFORZA SCRIVE DI NON RICORDARE AFFATTO DI DOVER DARE DENARI A QUALCUNO.<br />

SI DICE COMUNQUE DISPOSTO A FARE QUANTO “TENUTO DE RAXONE”.<br />

Colerostre de Regno.<br />

1451 novembre 28, Cremona.<br />

Havendo recevuta vostra lettera et veduto quanto ne scrivete deli septecento vinti ducati<br />

<strong>di</strong>cite restate havere da nuy, quali ve requedete ve vogliamo rendere, ve respondemo che<br />

ad nuy non recor[de] ve restassemo ad dare <strong>di</strong>naro alcuno, considerato la longa d[urata]<br />

del tempo, et quando fosse pur vero, como vuy <strong>di</strong>cete per li officiali quali manegiavano le<br />

nostre intrate del reame fosse facto il debito ad ciaschuno, non demeno, [dal] canto nostro,<br />

ce offeremo apparichiati ad far quanto [da lui] tenuto de raxone, ogni fiada siamo facti<br />

chiari dali .... nostri se siamo vostri debitori o non. Parati, et cetera.<br />

Data Cremone, xxviii novembris 1451.<br />

Franciscus Sfortia, et cetera.<br />

Andreas Fulgineus.<br />

1223<br />

FRANCESCO SFORZA COMANDA AL FAMILIARE DUCALE TODESCHINO DI CICCO DI RESTITUIRE LE<br />

BESTIE TOLTE A PIETRO DA PAONE.<br />

305v Thodeschino Cichi, familiari nostro.<br />

1451 novembre 28, Cremona.<br />

Ne meravigliamo non habbi reso le soe bestie tucte ad questo Petri da Paone. Pertanto<br />

volemo et te commandamo che, subito recevuta questa, per ogni modo gli le ren<strong>di</strong> et non<br />

manchi, per quanto hay cara la gratia nostra.<br />

Data Cremone, xxviii novembris 1451.<br />

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