pater familias

prigioniero di guerra in base al regime del postliminium 232 :
questa prassi operò fino a prima della rielaborazione e
laicizzazione tardo repubblicana del diritto.
Concludendo sulla questione della datazione
dell’esenzione dalla tutela della vestale, mi sembra di poter
affermare quanto segue: non è certo che l’esenzione della
tutela sia stata prevista contemporaneamente all’istituzione
del sacerdozio; ma, essendo consequenziale alla
condizione giuridica della vestale, appare molto più
verosimile che già i pontefici l’abbiano riconosciuta e che i
decemviri l’abbiano recepita nelle XII Tavole.
Vediamo ora di passare in rassegna le opinioni avanzate in
dottrina, per spiegare le ragioni del privilegio in questione,
che assicurava alle vestali una condizione giuridica diversa
dalle altre donne. Infatti non è solo la sua estraneità alla
tutela muliebre ma proprio la globale condizione giuridica
di questa donna, libera da qualsiasi potestà o controllo,
quindi antitetica rispetto a quella delle altre donne 233 , a
rappresentare un’eccezione.
Gellio, in Noctes Atticae 1,12,9, spiega bene il
meccanismo attraverso cui le vestali acquisivano il loro
particolare status giuridico: la virgo, ancora in tenera
età 234 , usciva dalla patria potestas non per effetto
dell’emancipatio o della capitis deminutio, ma a causa
della captio attuata dal Pontefice massimo.
232
SACCHI O., Il privilegio dell’esenzione della tutela per le
vestali, cit., 357 nt.107.
233
GUIZZI F., Aspetti giuridici del sacerdozio romano, cit., 186.
234
GELLIUS, Noctes Atticae I,12,1: Qui de virgine capienda
scripserunt, quorum diligentissime scripsit Labeo Antistius,
minorem quam annos sex, maiorem quam annos decem natam
negaverunt capi fas esse.
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