pater familias

pratico, considerato che la dottrina tradizionale 352 ha dato a
deminutio e datio i significati di “ diritto di alienare” e “
diritto di donare” intesi come libera disposizione dei propri
beni. A ciò si può obiettare che, se il senato avesse voluto
dare ad Ispala la possibilità di disporre liberamente dei
suoi beni, avrebbe potuto, con più efficacia, esentarla
direttamente dalla tutela. I termini datio e deminutio non
sono di immediata comprensione, ma convince la
traduzione data da Franciosi 353 che a datio aggiunge dotis
o, in alternativa, pensa alla dazione di quel premio in
denaro di 100.000 assi menzionato precedentemente,
mentre il secondo privilegium sarebbe stata una capitis
deminutio avente il fine di fare uscire la liberta dalla gens,
rompendo ogni vincolo fra la donna e il gruppo. Questo
provvedimento sarebbe stato opportuno e necessario per
mettere al sicuro Fecenia, che, se fosse rimasta all’interno
della gens, avrebbe rischiato delle ritorsioni in ambito
privato dato che alcuni membri della famiglia gentilizia,
fra cui la sua ex padrona, erano implicati nella denuncia 354 .
Peppe pensa che la donna abbia avuto bisogno di una
capitis deminutio minima, quindi di provocare la rottura
dei legami giuridici con la sua gens, non per evitare il
352
Per tutti MOMMSEN, Die Römischen Eigennamen des
Republikanischen und augusteischen zeit, cit., 10;
MARQUARDT, La vie privée des romains, 1, cit., 36 nt.5;
ENGELS, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello
stato, cit., 124; WATSON, Enuptio gentis, in Daube noster, cit.,
335 ss.
353
FRANCIOSI G., Clan gentilizio e strutture monogamiche, cit.,
47 ss.
354
Questa tesi è stata accolta da BELLU C., (Alcune considerazioni
sulla condizione giuridica della donna nell’epoca repubblicana, in
Annali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari,
49 (1978-79), I, 172 ss.).
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