pater familias

I capitoli della lex Irnitana che trattano aspetti della tutela
muliebre sono il XXII, con un accenno alquanto ambiguo
all’istituto nell’ultimo capoverso, il XXVIII ed, in
particolare, il XXIX.
4.1. Il “ius tutoris optandi”.
Partiamo dall’articolo XXII. È necessario premettere che,
ai sensi del caput XXI, ai magistrati municipali, al termine
della loro carica, era concessa, insieme alle loro famiglie:
genitori, mogli, figli in potestate ed anche i nipoti e le
nipoti, la cittadinanza romana tramite editto imperiale,
come specificato nel capitolo successivo. Il capitolo XXII
(= lex Salpensana XXII) sancisce che i neocittadini romani
dovessero restare nella manus, mancipium o potestas in cui
si trovavano prima di cambiare cittadinanza. A tali persone
era dato anche il ius tutoris optandi, come se fossero nati o
nate da cittadino romano:
…ius tutoris optandi habeto, quod haberet si a cive
romanus ortus orta neque civitate mutatus mutata
esset.
Da quanto si legge sembra, quindi, che gli istituti
potestativi, patria potestas, manus e mancipium, già
fossero propri dell’ordinamento giuridico municipale a
ciuitatem Romanam consecutus consecuta erit… Cfr. fra gli altri
LAMBERTI F., “ Tabulae Irnitanae”. Municipalità e “ius
romanorum”, Napoli 1993, 231; LEBEK W.D., La lex Lati di
Domiziano (lex Irnitana): le strutture giuridiche dei capitoli 84 e
86, in ZPE 97 (1993). 164 e nt.12.
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