pater familias

menzionato come tale perché scelto ai sensi di un
provvedimento legislativo 300 .
1.3. La funzione della tutela decretale muliebre.
La dottrina dominante 301 ha una visione unitaria della
tutela; perciò, crede che, non solo per l’impubere ma anche
per quanto riguarda la donna, la tutela atiliana abbia
risposto ad una finalità protettiva di una persona
considerata incapace. In questo senso, tali autori
considerano l’introduzione del modo di costituzione
decretale come un punto d’arrivo per l’evoluzione della
tutela nelle due applicazioni pupillare e muliebre.
All’opinione dominante, che, a prima vista, troverebbe
appoggio nelle fonti giuridiche e letterarie 302 , le quali
accennano ai criteri giustificativi della tutela muliebre 303 ,
si oppone una parte della dottrina rappresenta in
particolare da Zannini 304 . Questo autore, considerando le
300 Così ARANGIO - RUIZ V., Due nuove tavolette di Ercolano
relative alla nomina di tutori muliebri, In Studi in onore di P. De
Francisci, I, Milano 1956, 16.
301 Cfr., fra gli altri, COSTA E., Storia del diritto romano privato,
cit., 104 ss.; GIRARD F., Manuel élémentaire de droit romain, cit.,
223 s., SOLAZZI S., Istituti tutelari, cit., 1; ALBERTARIO E., Il
Diritto romano, cit., 144; MONIER R. - CARDASCIA G. -
IMBERT J., Histoire des Institutions et des faits sociaux, des
origines à l'aube du Moyen Age, cit., 496 s.; ARANGIO-RUIZ V.,
Istituzioni di diritto romano, cit., 495; CASADO CANDELAS M.,
La tutela de la mujer en Roma, cit., 80 ss.; VILLERS R., Rome et
le droit privé, cit., 241 s.
302 Vd. supra ntt. 242 s. e p.101 s.
303 ZANNINI P., Studi, II, cit., 133.
304 ZANNINI P., Studi, II, cit., 133 s.
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