pater familias

coloro le quali avessero occultato le loro sostanze o fornito
una stima delle medesime non corrispondente al vero; di
converso si sarebbero assegnate delle ricompense a
chiunque, schiavo o libero, denunciasse tali frodi,
omissioni o imprecisioni che fossero 480 .
Naturalmente le donne individuate come potenziali
contribuenti erano sui iuris e, perciò, titolari in prima
persona di un patrimonio.
Il contenuto dell’editto triumvirale utilizzava le stesse
modalità applicate durante la precedente fase di condanna
dei proscritti: sempre, pur di raggiungere lo scopo di
mantenere e rafforzare il loro potere, i governanti si
impossessavano delle ricchezze delle persone più abbienti,
prevedendo dei benefici per le più umili: clienti, schiavi o
liberti, che, alcune volte, come era accaduto anche durante
la fase precedente, non esitavano a denunciare i loro
padroni o protettori per migliorare la loro condizione.
5.3. Il tentativo di “mediazione familiare”.
Le donne coinvolte dal provvedimento de quo, ritenendo
profondamente ingiusto l’obbligo a loro inflitto 481 ,
considerarono opportuno rivolgersi alle matrone
appartenenti alle famiglie dei triumviri, auspicando di
trovare aiuto, al fine di convincere i capi del governo a
480 APPIANUS, de bello civili, IV, 32: Ἐπέκειτό τε ταῖς
ἀποκρυψαμέναις τι τῶν ὄντων, ἢ τιμησαμέναις κακῶς ἐπιτίμια
καὶ τοῖς ταῦτα μηνύουσιν ἐλευθέροις τε καὶ δούλοις μήνυτρα.
481 PEPPE L.( Posizione giuridica, cit., 26.) sottolinea quanto sia
interessante il fatto che si sia formata così rapidamente un’opinione
pubblica femminile.
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