pater familias

con la loro vita nei combattimenti, le matrone più ricche di
Roma rifiutassero di contribuire con le loro sostanze. La
reazione dei Triumviri fu quella di ordinare ai littori di
cacciare tali donne dal tribunale, ma tra la folla si levò un
grande tumulto e le guardie non attuarono l’ordine
impartitogli; allora i governanti si alzarono e differirono la
questione per il giorno dopo. Nella giornata seguente fu
stabilita la correzione del decreto con la riduzione del
numero delle donne che dovevano contribuire alle spese
militari da 1.400 a 400 e fu aggiunto al provvedimento che
ogni cittadino che avesse più di 100.000 assi (= dracme
attiche) in catasto, senza nessuna eccezione, dichiarasse i
suoi beni, prevedendo anche per questi ultimi le stesse
clausole penali in caso di stima fraudolenta e con la
promessa delle medesime ricompense ai denuncianti. Gli
obbligati dovettero versare, a titolo di prestito, la
cinquantesima parte dei loro beni e, come contributo, la
rendita intera di un anno 496 .
496 APPIANUS, de bello civili, IV, 34: Τοιαῦτα τῆς Ὁρτησίας
λεγούσης, οἱ τρεῖς ἠγανάκτουν, εἰ γυναῖκες ἀνδρῶν ἡσυχαζόντων
θρασυνοῦνταί τε καὶ ἐκκλησιάσουσι, καὶ τὰ δρώμενα τοῖς
ἄρχουσιν ἐξετάσουσι, καὶ τῶν ἀνδρῶν στρατευομένων αὐταὶ
οὐδὲ χρήματα ἐσοίσουσιν· ἐκέλευόν τε τοῖς ὑπηρέταις ἐξωθεῖν
αὐτὰς ἀπὸ τοῦ βήματος, μέχρι βοῆς ἔξωθεν ἐκ τοῦ πλήθους
γενομένης οἵ τε ὑπηρέται τὸ ἔργον ἐπέσχον καὶ οἱ ἄρχοντες
ἔφασαν ἐς τὴν ὑστεραίαν ἀνατίθεσθαι. Τῇ δ' ὑστεραίᾳ
τετρακοσίας μὲν ἀντὶ χιλίων καὶ τετρακοσίων προύγραφον
ἀποτιμᾶσθαι τὰ ὄντα, τῶν δὲ ἀνδρῶν πάντα τὸν ἔχοντα πλείους
δέκα μυριάδων, ἀστὸν ὁμοῦ καὶ ξένον καὶ ἀπελεύθερον καὶ
ἱερέα καὶ πανταεθνῆ, μηδενὸς ἀφιεμένου, καὶ τούσδε μεθ' ὁμοίου
φόβου τῶν ἐπιτιμίων καὶ ὑπὸ μηνύμασιν ὁμοίοις, ἵνα
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