pater familias

L’episodio in questione è di data certa, perciò la lex Atilia
fu emanata, senza dubbio, prima della fine del III sec. a.C.;
sempre Livio, in XXVI,33,12, annovera fra i tribuni della
plebe del 210 a.C. Lucius Atilius, che fu, molto
probabilmente, colui che propose la legge in questione 286 .
1.2. I requisiti essenziali per un’efficace nomina del tutore
dativo: la petitio muliebre ed il consenso del tutore scelto.
La disciplina della tutela decretale muliebre si differenzia
notevolmente da quella dello stesso istituto riguardante il
pupillo, prevedendo due requisiti distintivi: come si è
avuto modo di osservare per la liberta, la donna stessa
doveva richiedere la datio tutoris, motivo per il quale il
tutore decretale della pupilla decadeva dal suo ufficio
quando la stessa raggiungeva l’età pubere 287 ; inoltre, colui
che era stato scelto dai magistrati competenti, spesso su
proposta della mulier, doveva acconsentire alla sua
nomina.
avessero patrono. Vd. questo tema più approfonditamente infra §
3.1.2 e 3.2.
286 Cfr. ROTONDI G., Leges publicae populi Romani, Milano
1912, 275 s. e LONGO G., v. lex Atilia de tutore dando, in NNDI
9 ( 1963-1982), 800.
287 Cfr. ZANNINI P., Studi, II, cit., 146 sulla base di D. 26,5,13,2
(Papinianus, libro undecimo quaestionum): Sed si puella
duodecimum annum impleverit, tutor desinit esse… frammento che
ha per oggetto la tutela dativa come dimostrato in primis da
SOLAZZI S., Studi sulla tutela, II, cit., 23 ss. (= Scritti III, 98 ss.).
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