pater familias

senno e di carattere, che faceva di loro delle eterne
incapaci.
3.2. Scopo reale: la difesa degli interessi patrimoniali degli
agnati.
L’effimero bisogno di protezione della donna cela lo scopo
dell’istituto, che trova fondamento nella struttura della
famiglia agnatizia: si è visto che tale gruppo, anche se
ciascuno, una volta sui iuris, aveva formato il proprio
nucleo familiare, manteneva il patrimonio ereditario
nell’ambito della familia di diritto comune. Da questa
realtà si evince la necessità di proteggere le quote ereditare
delle donne e degli impuberi, essendo le stesse parti del
patrimonio agnatizio e possibili cespiti di cui sarebbero
stati titolari gli agnati tutori in caso di premorte della
persona tutelata.
Zannini 257 , giustamente, distinguendosi dall’approccio
della dottrina tradizionale nei confronti dell’istituto,
afferma che la tutela muliebre legittima, nata nello
esclusivo interesse dei futuri eredi della donna, ebbe
l’unica funzione storica di salvaguardare le aspettative
ereditarie degli agnati-tutori sul patrimonio della donna 258 ,
che, divenuta sui iuris, con piena capacità giuridica e
257 ZANNINI P., Studi I. cit., 8 e 9, 12 nt.1, 23 e 114; ID., Studi II,
cit., 1; ID., Quelques observations sur la tutelle des femmes a
Rome, in Archivio giuridico “Filippo Serafini”, 204 (1984), 726 e
ID., s.v. Tutela, in ED, cit., 312.
258 Cfr. già BONFANTE P., Corso, I, 558; BETTI, Diritto romano.
I, Padova 1935, 145 pur nell’ambito della loro tesi sulla natura
originaria della tutela. Cfr. pure MARRONE M., Istituzioni di
diritto romano, ed.2, Palermo 1994, 277.
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