pater familias

portata generale 420 al passo dei Topica in esame, perciò
crede che la donna, per avere il ius testandi, dovesse subire
una capitis deminutio minima a qualsiasi titolo avvenuta.
Concordo con quest’ultima opinione e cercherò di
rafforzarla con l’aiuto delle fonti.
Bisogna, innanzitutto, considerare che Gaio elenca la
coemptio, la remancipatio e la successiva manumissio
come avvenimenti idonei al cambiamento dello status
familiae, conservando libertà e cittadinanza:
Gai.1,162: Minima est capitis deminutio, cum et civitas
et libertas retinetur, sed status hominis conmutatur;
quod accidit in his qui adoptantur, item in his quae
coemptionem faciunt, et in his qui mancipio dantur
quique ex mancipatione manumittuntur; adeo quidem,
ut quotiens quisque mancipetur aut manumittatur,
totiens capite deminuatur.
Il giurista, inoltre, specifica che ogni volta che una persona
era data in mancipio e manomessa avveniva sempre una
“diminuzione di capo”.
3.1.2. Le personae exceptae in Gai.1,115a.
La donna coempta e poi manomessa non era l’unica ad
ottere il ius testamenti faciundi. Gaio, infatti, in
deminutio”, in IURA 3(1952) 80 s.; VOCI P., Diritto ereditario,
cit., 393; ZANNINI P., Studi, I, cit., 160 s.
420 KÜBLER B., v. Testament, in RE ,V, A1(1934), c. 992; PEPPE
L., Posizione giuridica, cit., 56; MONACO L., Hereditas, cit., 179,
considera questa possibilità, ma non ne è convinta.
185