pater familias

differenza dello ius tutoris optandi, che sembra sia stato
concesso per la prima volta dalla lex Flavia municipalis.
La dottrina meno recente, a commento di Salp. XXII, ha
riscontrato l’anomalia di aver dato il diritto di scegliere il
tutore anche agli uomini oltre che alle donne, sostenendo
che si sia trattato di un errore degli estensori, poiché la
tutoris optio è un istituto applicabile alle sole donne. Dopo
la scoperta della lex Irnitana gli studiosi hanno formulato
altre supposizioni. Parte della dottrina ha ipotizzato che la
legge imperiale-modello fosse più precisa rispetto agli
statuti municipali, contenendo, probabilmente, tre diverse
disposizioni: un comma relativo alla patria potestas, un
altro che riguardava i rapporti coniugali, prevedendo anche
la tutoris optio, e l’ultimo comma attinente alla proprietà
degli schiavi, in connessione con il caput successivo, che
regola i diritti di patronato 645 . Lamberti 646 , tuttavia,
considera più suggestiva l’ipotesi di Sturm 647 che ha visto
nello ius tutoris optandi citato nel caput XXII una duplice
concessione: al marito quella di dare il diritto di scegliere
il tutore alla moglie nel suo testamento ed alla uxor la
consequenziale tutoris optio. Sulla scia di questa ipotesi
penso che il ius tutoris optandi previsto per l’uomo abbia
riguardato, probabilmente, non solo il caso in cui il pater
familias delegava alla uxor il diritto di scegliersi il tutore,
ma anche la fattispecie in cui era lui stesso a scegliere il
tutor per le sue sottoposte, moglie, figlie e nipoti, tramite
datio tutoris testamentaria.
645
Così D’ORS A., La ley Flavia municipal (texto y comentario),
cit., 102 ss.
646
LAMBERTI F., “ Tabulae Irnitanae”, cit., 71.
647
STURM F., Civitatem romanam consequi et la protection des
droits acquis dans la lex Irniatana, in Fs. Wesener, Graz 1992,
484.
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