12.07.2015 Views

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

SAGGI E OPINIONI141Si presenta invece del tutto originale la regola dettata in tema di silenzio.È possibile sostenere che di fronte a questo specifico tema il Codicedi procedura <strong>penale</strong> pel Regno d’Italia tracci una terza via rispetto ai tradizionali‘modelli’ di legislazione continentale considerati tra loro alternativi(118 ), quello francese e austriaco. E sarà, per la nostra esperienza giuridica,una linea destinata a prevalere. Ciò denota come l’Italia abbia costituitonell’ambito <strong>penale</strong>, sostanziale e processuale, una fucina creativa etutt’altro che appiattita nei confronti delle leggi provenienti da Oltr’Alpe(119 ).Se per quanto riguarda il diritto sostanziale nei codici Zanardelli eRocco si possono trovare tracce cromosomiche del progetto milanese del1806( 120 ), pubblicato, per volontà del ministro Luosi, nella Collezionedei Travagli sul Codice Penale pel Regno d’Italia con fini meramente propagandistici(121 ), nell’ambito processuale, almeno limitatamente all’oggettodella mia analisi, riveste un equivalente ruolo di testo di riferimento il codiceRomagnosi( 122 ).( 118 ) Cfr. A. Cadoppi, Il ‘‘modello’’ rivale del code pénal. Le ‘‘forme piuttosto didattiche’’del codice <strong>penale</strong> universale austriaco del 1803, inCodice <strong>penale</strong> universale austriaco(1803), rist. anast., Padova 2001, pp. XCV-CXLI e Id., Il ‘‘modello italiano’’ di codice <strong>penale</strong>.Dalle ‘‘origini lombarde’’ al codice Rocco e ad altri codici europei odierni, inAmicitiae pignus.Studi in ricordo di Adriano Cavanna, t. I, Milano 2003, pp. 125-9. È un ‘dualismo’ che credopossa estendersi anche agli altri settori di intervento codificatorio, civile e processuale.( 119 ) La felice intuizione di Cavanna che scorse le origini della codificazione <strong>penale</strong> inItalia nel progetto leopoldino del 1791-92 (A. Cavanna, La codificazione <strong>penale</strong> in Italia. Leorigini lombarde, Milano 1975) ha trovato nel tempo altre conferme. Lo stesso Cavanna ribadìil debito di riconoscenza contratto con questo testo sia dal progetto Luosi del 1801-02che da quello del 1806 (A. Cavanna, Codificazione del diritto italiano e imperialismo giuridicofrancese nella Milano napoleonica. Giuseppe Luosi e il diritto <strong>penale</strong>, inIus Mediolani.Studi di storia del diritto milanese offerti dagli allievi a Giulio Vismara, Milano 1996, pp.659-760, ora anche in A. Cavanna –G.Vanzelli, Il primo progetto di codice <strong>penale</strong> perla Lombardia napoleonica [1801-1802], Padova 2000, pp. 143-238, in particolare pp. 222-3 e 226; A. Cavanna, Ragioni del diritto cit., pp. CCLXIII-CCLXIV). Di un modello italianodi codice <strong>penale</strong>, individuato proprio nel progetto del 1806, parla Cadoppi, il qualesi spinge a sostenere che esso coincida oggi col modello europeo (A. Cadoppi, Il ‘‘modelloitaliano’’ cit., pp. 121-74). Per una lettura particolare di questa capacità di imposizione nonsolo dei codici ma della scienza criminalistica italiana fuori dai confini nazionali mi si consentaun rinvio al mio ‘‘Nessun uomo è un’isola’’. L’omicidio nel codice <strong>penale</strong> di Malta tratradizione di diritto comune e suggestioni codicistiche, inLeggi criminali per l’isola di Maltae sue dipendenze (1854), rist. anast., Padova 2003 [ed. fuori commercio], in partic. pp.CCXXXIX-CCXLII.( 120 ) Per la storia di questo progetto cfr. in particolare E. Dezza, Appunti sulla codificazione<strong>penale</strong> nel primo Regno d’Italia: il progetto del 1809,inDiritto <strong>penale</strong> dell’Ottocento.I codici preunitari e il codice Zanardelli, Padova 1999, pp. 127-40, ma in generale si veda l’interosaggio, pp. 101-82.( 121 ) E. Dezza, Appunti cit., p. 140.( 122 ) Fra i numerosi attestati di stima espressi verso questo codice e già noti in partealla storiografia (si pensi all’elogio di Cambacérès, ricordato da Dezza, che lo celebrò dicen-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!