12.07.2015 Views

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

STUDI E RASSEGNE281soggetto attivo avviene attraverso il richiamo a una qualifica extrapenalistica,il riferimento alla qualità soggettiva assume un significato molto piùpregnante di quello di designazione del soggetto capace di realizzare lacondotta tipica. Più precisamente, il riferimento alla qualifica formale sembranon solo e non tanto richiamare la titolarità del compendio di poteriche consentono al soggetto di aggredire (nei reati propri commissivi) odi proteggere (nei reati propri omissivi) il bene tutelato dalla norma incriminatrice,quanto piuttosto attribuire rilevanza ad una ‘‘posizione’’, ad un‘‘ruolo’’ giuridicamente riconosciuto che rivela sia una particolare capacitàdi offesa sia una specifica attitudine a tutelare il bene giuridico( 14 ). In questaprospettiva, poiché a caratterizzare il reato proprio non è semplicementel’attitudine del soggetto alla esecuzione della condotta tipica, ma la particolareposizione, per così dire, di ‘‘privilegio’’ nei confronti del bene giuridicotutelato da questi rivestita, solamente colui che si trova in tale posizionesembra possa essere legittimato al reato proprio( 15 ).In secondo luogo, il riferimento all’esercizio fattuale dei poteri corrispondentia quelli sottesi alla qualifica normativa come criterio di individuazionedel soggetto attivo del reato proprio non sembra in grado di assicurareun accettabile grado di certezza, tale da sottrarre l’individuazionedel soggetto attivo del reato alla logica del ‘‘caso per caso’’. Più in particolare,l’utilizzo del criterio funzionale rischia di portare ad una dilatazioneimprevedibile dei confini proprio di quei reati in cui, invece, il riferimentoalla qualifica formale sembra garantire un elevato tasso di precisione e dicertezza. A questo proposito, si pensi alle difficoltà che pone l’individuazionedei presupposti e degli indici di riconoscimento della controversa figuradell’amministratore di fatto, che ha dato vita ad applicazioni molto dilatatee spesso discutibili.In terzo luogo, va osservato come l’interpretazione in chiave funzionaledelle qualifiche soggettive, a ben vedere, non sembra capace di garantireun tasso di effettività delle norme penali maggiore rispetto all’interpretazioneformalistica. In particolare, si allude al fatto che l’interpretazione inchiave funzionale non consente di punire il comportamento del soggettoin possesso della qualifica formale che non eserciti di fatto i poteri tipici( 14 ) Sul ruolo della qualità soggettiva nel ‘‘tipo’’criminoso v. G. Bettiol, Sul reato,cit., p. 1 ss.; G. Maiani, In tema di reato proprio, cit., 1 ss.; A. Fiorella, Sui rapporti trail bene giuridico e le particolari condizioni personali, cit., p. 193 ss.; G. P. De Muro, Il benegiuridico proprio, cit., p. 945 ss.; Id., Tipicità ed offesa del bene giuridico, cit., p. 815 ss.; S.Fiore, I caratteri del rapporto tra tecnica legislativa, principi di garanzia ed esigenze di tutelanella tipizzazione delle qualifiche soggettive, inCritica dir. 2001, p. 73; A. Gullo, Il reato,cit., p. 19 ss.; M. Pelissero, Il concorso, cit., p. 137 ss.; F. Cingari, Sul concorso dell’extraneus,cit., p. 950 ss.( 15 ) Cfr. T. Padovani, Diritto <strong>penale</strong> del lavoro. Profili generali, IV ed., Milano, 1994,cit., p. 28 ss. e 72 ss.; D. Pulitanò, voce Inosservanza, cit., p. 68 ss.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!