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SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

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214SAGGI E OPINIONI8. Tra i vari contesti della politica criminale italiana, che attualmentesi vanno sempre più modellando secondo gli stilemi della legislazioneemergenziale, il settore della normativa sull’immigrazione rappresentauno tra i più interessanti esempi dell’emersione del paradigma del ‘diritto<strong>penale</strong> del nemico’( 76 ).La legislazione in materia si è progressivamente orientata, nello spaziodi sei anni (1998-2004), verso forme di securitarismo sempre più marcate erepressive, con una irragionevole Vorfeldkriminalisierung (estesa sino allacriminalizzazione di condotte meramente preparatorie od agevolatorienon già di illeciti penali, ma addirittura soltanto amministrativi!: cfr. art.12 T.U. 286/1998 e succ. mod.), una sensibile riduzione delle garanzie processualie comminatorie edittali radicalmente sproporzionate rispetto allagravità dell’illecito, con la parallela configurazione delle finalità della penain termini di segregazione ed innocuizzazione.Il paradigma dell’esclusione e della segregazione del criminale-nemicoemerge, già a livello puramente lessicale (e pertanto denotativo), dalla semanticanormativa, che si incentra sulle misure (formalmente) amministrative(ma dalla idoneità afflittiva e stigmatizzante equivalente a quella propriadella pena tout court) dell’espulsione dello straniero dal territorio delloStato, del suo accompagnamento coattivo alla frontiera, del trattenimentodello stesso nei centri di permanenza temporanea. Veri e propri luoghi,questi, dell’esclusione, in cui le condizioni di vita dei trattenuti denotanola sistematica violazione dei diritti fondamentali e della dignità dell’uomo,subendo tali soggetti una degradazione – una deminutio capitis – tale darenderli non-persone, outsiders sociali( 77 ).La semantica dell’esclusione si lega del resto – in piena sintonia con ladinamica schmittiana della costruzione della figura del nemico e con la logicadi guerra che ne è alla base – alla militarizzazione delle strategie repressive(il richiamo, centrale nel contesto della disciplina in tema di immigrazione,all’idea di frontiere – sempre più blindate( 78 ) – denota in tal( 76 ) I tratti caratterizzanti le forme di tutela ante delictum previste dal testo unico delleleggi di pubblica sicurezza sono state da F. Bricola, Forme di tutela ‘‘ante delictum’’ e profilicostituzionali della prevenzione, inId., Politica criminale e scienza del diritto <strong>penale</strong>, Bologna,1997, 96, ricondotta alla politicità della materia, ovvero al necessario affidamento deiprovvedimenti in parola al potere esecutivo, con la conseguente tendenza alla progressivaamministrativizzazione delle posizioni giuridiche soggettive dei soggetti interessati da questenorme; alla riduzione dell’intervento giurisdizionale imposta dalla semplificazione e dalla celeritàdelle procedure.( 77 ) A. Dal Lago, Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale, Milano,1999.( 78 ) Si consideri come la l. 189/2002 abbia abrogato la disposizione di cui all’art. 3,comma quarto, t.u. 286/1998, relativa all’automatica reiterazione delle quote di ingresso consentiteper l’anno precedente, nell’ipotesi di mancata emanazione dei decreti di programma-

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