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SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

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32SAGGI E OPINIONIla lesione o la messa in pericolo di beni giuridici interni ed esterni all’impresa– individuali, collettivi e istituzionali – anche di rango primario (vita,integrità fisica, salute, ambiente, concorrenza, corretto funzionamento delmercato finanziario, ecc.) attraverso attacchi seriali che implicano talvoltauna ‘‘vittimizzazione di massa’’( 16 ).Un’altra costante criminologica è rappresentata dall’individuazione al-32% è dovuto ad errore umano, il 3,5% ad eventi esterni e cause naturali, mentre tutto ilresto va imputato all’organizzazione nella sua interezza; il danno economico provocato daicorporate crimes è superiore a quello della criminalità comune, come dimostra un noto studiodegli anni ‘90, secondo cui il danno economico medio per ciascun reato ammonta a circa 6,8milioni di dollari; ogni anno inoltre le società sono responsabili di migliaia di decessi, mutilazionie malattie, se si pensa che più di 100.000 morti all’anno e più di 1.200.000 feriti derivanoda incidenti sui luoghi di lavoro e circa la metà possono essere ricondotti a violazionidelle norme antinfortunistiche. 20.000.000 di feriti e circa 30.000 morti sono il frutto di prodottidifettosi. Circa la metà dei tumori sono causati dalle condizioni in cui si svolge il lavoro(sul punto cfr. F. Stella, Criminalità d’impresa: lotta di sumo e lotta di judo,inRiv. trim. dir.pen. ec., 1998, 460). Le statistiche ci dicono inoltre che in Germania oltre l’80% dei fatti piùgravi di criminalità economica vengono realizzati sotto la copertura di un’impresa (il dato ètratto da G. De Simone, op. cit., 77 s., nota n. 7). In questo quadro non si può non concordarecon chi afferma che «Nell’attuale contesto storico-culturale, caratterizzato da un’accresciutaconsapevolezza della gravità della criminalità d’impresa, astenersi dal punire direttamentele persone giuridiche può essere solo fonte di un più accentuato senso di sfiducianelle istituzioni, il cui prestigio può essere solo ulteriormente scosso dallo spettacolo diuno Stato che è ‘‘forte’’ con i ‘‘deboli’’ e ‘‘debole’’ con i ‘‘forti’’» (così, efficacemente, C.De Maglie, op. ult. cit., 266).( 16 ) Cfr. A. Alessandri, Reati di impresa e modelli sanzionatori, Milano, 1984, 28 s.;Id., Commento all’art. 27 comma 1º Cost., inCommentario della Costituzione fondato da G.Branca e continuato da A. Pizzorusso, Bologna-Roma, 1991, 152 ss.; Id., voce Impresa (responsabilitàpenali), inDig. disc. pen., vol. VI, Torino, 1992, 196: «la massiccia componentetecnologica dell’attività di produzione di beni e, in misura non minore, di servizi, è causa diuna tendenziale diffusità degli eventi lesivi, di una moltiplicazione interminabile delle ricadutenocive su cerchie sempre più vaste di soggetti»; Id., Parte generale, in AA.VV., Manuale didiritto <strong>penale</strong> dell’impresa, Bologna, 2000, 15 s.; Id., La responsabilità amministrativa dellepersone giuridiche: osservazioni generali, in AA.VV., Responsabilità d’impresa e strumenti internazionalianticorruzione dalla Convenzione OCSE 1997 al Decreto n. 231/2001, Milano,2003, 208; P. Patrono, Diritto <strong>penale</strong> dell’impresa e interessi umani fondamentali, Padova,1993, 1 ss.; L. Fornari, op. cit., 253 s.; C. Piergallini, La disciplina, op. cit., 1353; Id.,Societas delinquere et puniri non potest: la fine tardiva di un dogma, op. cit., 576 s.; J. ReáteguiSánchez, La presencia de personas juridicas como caracteristica del moderno derechopenal del riesgo y las propuestas de imputación de corte individual, inwww.unifr.ch/derechopenal/articulos.htm,1 ss.; L. Zúñiga Rodríguez, op. cit., 2. In Italia non mancano certo gliesempi di gravi episodi di criminalità di impresa: si pensi al disastro di Seveso, alle spregiudicateoperazioni di Sindona e Calvi che portarono alla rovina le rispettive banche, alle gestionifuori bilancio realizzate da importanti gruppi nazionali come l’allora Montecatini Edisone l’IRI, al carattere sistemico assunto dalla corruzione con il fenomeno noto come ‘‘Tangentopoli’’,fino ai recenti scandali finanziari di Parmalat, Cirio e Banca 121. Per unainteressante panoramica dei più clamorosi casi di corporate crimes verificatisi nel mondo v.G. Marinucci, ‘‘Societas puniri potest’’: uno sguardo sui fenomeni e sulle discipline contemporanee,inRiv. it. dir. proc. pen., 2002, 1195 s.

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