12.07.2015 Views

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SCARICA IL DOC. ALLEGATO : indice_penale_1_2006.pdf

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

70SAGGI E OPINIONIche la realizzazione del reato sia stata resa possibile dall’inosservanza degliobblighi di direzione o vigilanza da parte dei vertici, richiedendosi dunquela possibilità di muovere loro un rimprovero per negligenza, di cui è causadi esclusione l’attuazione dei modelli di prevenzione dei reati( 139 ). Tale opinionenon può peròessere condivisa poiché – se è vero che il riferimento all’inosservanzadei doveri di direzione o vigilanza da parte dei soggetti apicalipuò risultare fuorviante, rischiando di appiattire la responsabilità dell’enteper il fatto dei sottoposti sulla colpevolezza (sub specie di condotta colposa)dei vertici – quello che l’accusa in ultima analisi deve provare è pur sempre lamancata adozione ed attuazione dei modelli organizzativi da parte dell’entenel suo complesso, elemento quest’ultimo che inequivocabilmente configurauna forma di colpa di organizzazione oggettiva e normativa in quanto riferitaimpersonalmente alla struttura( 140 ).È pacifico in dottrina e tra le associazioni imprenditoriali che l’adozionee l’efficace attuazione dei modelli organizzativi rappresenti per l’enteun semplice onere( 141 ). Tuttavia, attenta dottrina ha sottolineato come alfine di stabilire si ci si trovi in presenza di un obbligo o di un onere occorreverificare se gli adempimenti da cui dipende l’esclusione della sanzionabilitàper l’ente corrispondono oppure no ad obblighi già altrimenti impostidall’ordinamento giuridico o derivanti dalla disciplina in esame( 142 ).( 139 ) In tal senso cfr. G. Cocco, op. cit., 108 ss., il quale rimarca che «la pervasivapresenza nel dettato normativo dell’influsso della dottrina della c.d. identificazione, che cacciatadalla porta immancabilmente rientra dalla finestra, in effetti non solo impedisce unacoerente costruzione normativa della colpevolezza di organizzazione, ma finisce per negarnela stessa sussistenza, con innegabili conseguenze sul piano della linearità del dettato normativo».( 140 ) Cfr. C.E. Paliero, Il d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231, op. cit., 846: «superando glischemi tradizionali, questo modello fonda la responsabilità, non sulla prova della negligenzadella persona fisica-sorvegliante (dirigente) nel controllo della persona fisica-sorvegliato (dipendente),bensì sulla prova della (di una) generale e strutturale colpa di organizzazione nellaprevenzione e protezione dell’azienda (società, company, etc.) dallo specifico rischio (...) dellacommissione di un reato ‘‘della specie di quelli indicati’’, da parte di un qualsiasi dipendente,o nuncius, dell’impresa stessa»; Id., La responsabilità delle persone giuridiche, op. cit., 56; A.Alessandri, op. ult. cit., 49; F. Giunta, op. cit., 11.( 141 ) In dottrina v., ex plurimis, G. De Vero, Struttura e natura giuridica, op. cit. 1146.Nella stessa direzione vanno, come detto, le prese di posizione delle associazioni di categoriadegli imprenditori: cfr. Abi, Linee guida, cit., 363; Confindustria, Linee guida per la costruzionedei modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001, Roma,7 marzo 2002 (aggiornate al 24 maggio 2004), in www.confindustria.it, 5 s.: «la legge prevedel’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo in termini di facoltatività e nondi obbligatorietà. La mancata adozione non è soggetta, perciò, ad alcuna sanzione, ma esponel’ente alla responsabilità per gli illeciti realizzati da amministratori e dipendenti. Pertanto,nonostante la ricordata facoltatività del comportamento, di fatto l’adozione del modello divieneobbligatoria se si vuole beneficiare dell’esimente»; nonché la circolare dell’ASSONI-ME n. 68/2002.( 142 ) Cfr. D. Pulitanó, op. ult. cit., 431.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!