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31 marzo 2012

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ATTIVITÀ DI TUTELA E PROMOZIONE DELLA CONCORRENZAallo sportello, bonifici bancari compresi quelli on line), e di altre commissioni chel’Autorità auspicava si riducessero o azzerassero per ragioni di efficienza delsistema (quali le commissioni sui prelievi Bancomat presso ATM di altre banche).L’Autorità ha valutato tali condotte meritevoli di approfondimento e haritenuto opportuno procedere a una nuova indagine conoscitiva volta adaccertare le tipologie, l’entità e la dinamica dei prezzi applicati alla clientela peri servizi bancari, quali il conto corrente e i servizi di incasso e pagamento, alfine di verificare l’eventuale permanenza di criticità competitive relativamenteall’offerta di tali servizi.Inoltre, l’indagine è finalizzata a esaminare la presenza di ostacoli cherenderebbero difficoltosa la mobilità della domanda, limitando il dispiegarsi delconfronto competitivo mediante la sostituzione della propria banca.IMPIANTI DI DISTRIBUzIONE CARBURANTI INDIPENDENTINel <strong>marzo</strong> 2011, l’Autorità, ha avviato, ai sensi dell’articolo 12, comma2 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, un’indagine conoscitiva di naturagenerale nel settore della distribuzione dei carburanti in rete, con particolareriferimento all’attività degli impianti di distribuzione carburanti indipendentiin Italia e al ruolo delle principali società petrolifere verticalmente integrate,nonché all’utilizzo delle quotazioni internazionali elaborate dalla società Platt’scome riferimento per la formazione dei prezzi dei carburanti nelle diverse fasidella filiera distributiva.A fronte di un livello assoluto del prezzo industriale di benzina e gasolioper autotrazione costantemente al di sopra della media europea, il panoramadella distribuzione di carburanti in rete in Italia sembra essere stato di recenteinteressato da fenomeni che parrebbero in grado di accrescerne il livello diconcorrenza. Le società petrolifere verticalmente integrate hanno cessato difissare prezzi raccomandati unici per tutto il territorio nazionale e sonopassate a politiche di prezzo articolate, spesso mirate sul singolo bacino oaddirittura sulla singola stazione di servizio. Si è, poi, assistito a unaespansione della modalità di vendita self service, che ha contribuito a unabbassamento del prezzo di vendita.Infine, si sono ulteriormente sviluppati soggetti non verticalmente integratinelle attività di raffinazione (o nella logistica primaria), che hanno introdotto nelgioco concorrenziale una variabile dinamica in grado di influenzare gli equilibritradizionalmente esistenti tra le società petrolifere. Tali soggetti operanoattraverso “impianti indipendenti”, che non sono convenzionati con le principalisocietà petrolifere attive in Italia e, pertanto, non ne espongono i marchi. Taliimpianti si approvvigionano sul mercato c.d. extra-rete, ovvero acquistando icarburanti dalle società petrolifere o da altri grossisti e facendosi carico dei costidella logistica secondaria (per il trasporto dei prodotti raffinati al depositosecondario e ai singoli punti vendita); quanto alla politica commerciale, essi sidistinguono per i prezzi di vendita particolarmente convenienti rispetto a quellipraticati dagli impianti di distribuzione che espongono i principali marchipetroliferi. A fronte dell’importante funzione di stimolo concorrenziale che125

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