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31 marzo 2012

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298ingannevoli dall’Autorità in quanto idonei ad indurre i consumatori a ritenereche, contrariamente al vero, l’acqua degli acquedotti comunali e quelladistribuita in bottiglia fossero prive dei requisiti di potabilità e che i prodottidella linea Acqualife fossero necessari ad evitare rischi per la salute. L’Autorità,pertanto, ha ritenuto la pratica valutata scorretta ai sensi degli artt. 20, 21,comma 1, lett. b), e 23, lettera n) del Codice del consumo, ed ha irrogato allasocietà Ecogenia una sanzione pari a 50 mila euro.Un altro procedimento relativo alle apparecchiature per il trattamentodomestico delle acque potabili (IDEA TRATTAMENTO ACqUE - kIT PORTATILE) haaccertato che la promozione a distanza e la vendita a domicilio di un apparecchioper il trattamento delle acque domestiche denominato “kit Promozionale Idea”da parte della società Idea, avveniva attraverso la diffusione di informazioniscorrette riguardanti: la vincita gratuita del prodotto a seguito di un’estrazione,le caratteristiche vantate dal prodotto stesso e l’effettivo prezzo del kit addebitatoal consumatore. La sanzione applicata dall’Autorità alla società Idea per laviolazione degli artt. 20, comma 2, 26, lettera h), 24 e 25, lettera d) del Codicedel consumo è stata di 26 mila euro.Sempre nel corso del 2011 l’Autorità ha condotto un procedimentoistruttorio nei confronti della società S.i.pre. Srl (SI.PRE. VOLANTINO DEPURAzIONEACqUA POTABILE) per avere diffuso nel giugno del 2010 un volantino recante ilseguente avviso: “Avvisiamo che nei prossimi giorni nostri incaricati muniti ditessera di riconoscimento Acqua Potabile passeranno per l’eventuale fornituradel dispositivo di purificazione per l’Acqua Potabile”, nonché per avere diffusoaltri volantini per la vendita di dispositivi per la purificazione dell’acqua dianalogo tenore. Il contenuto dei messaggi è stato ritenuto dall’Autorità idoneoad indurre in errore i consumatori, in primo luogo in ordine alla qualitàdell’acqua comunale distribuita presso le proprie abitazioni, in secondo luogoperché i messaggi omettevano di evidenziare in modo chiaro che la società cheproponeva il depuratore era una società privata e non aveva alcun rapporto conenti pubblici o società addette alla gestione di servizi di pubblica utilità. Per taliragioni l’Autorità ha concluso l’istruttoria, irrogando al professionista unasanzione pecuniaria di 10 mila euro.SALDI E SCONTINell’agosto 2011 l’Autorità ha chiuso l’istruttoria AIAzzONE - SCONTO 50%,avviata a seguito di numerose segnalazioni pervenute dalla gran parte delleassociazioni dei consumatori operative sul territorio nazionale, aventi ad oggettola diffusione da parte delle società Panmedia Spa e B&S Spa, attraverso diversimezzi di comunicazione (brochures, Internet, spot televisivi), di informazioniingannevoli relative agli sconti applicati, alle condizioni di finanziamento, aitempi di consegna. L’istruttoria ha anche accertato l’imposizione da parte deidue professionisti di ostacoli alla risoluzione dei contratti, alla restituzione dellacaparra confirmatoria, al diritto di recesso e in materia di garanzia legale diconformità. L’Autorità ha ritenuto i comportamenti valutati scorretti ai sensidegli artt. 20, 21, comma 1, lettere b) e d), 24, 25, lettera d) del Codice del

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